“Il volto e la storia”, il paesaggio interiore di Gaetano Di Riso al Matt di Terzigno

TERZIGNO. Un’esposizione che si impone come esperienza profonda, capace di saldare passato e presente in un unico respiro visivo e simbolico. Questa è “il volto e la storia”, mostra personale del pittore Gaetano Di Riso che fino al 30 giugno prossimo, sarà possibile ammirare presso le sale del museo archeologico Matt di Terzigno.

Con le sue grandi tele e una potente installazione, l’artista traduce in pittura un legame viscerale con il territorio vesuviano, restituendogli voce, forma e inquietudine. Ed il Matt, in questo, non è solo contenitore, ma organismo vivo. È il cuore culturale di un territorio che non vuole essere periferia, ma parte essenziale del progetto della Grande Pompei: un sistema archeologico e umano che unisce luoghi, storie e comunità in una visione comune, inclusiva e stratificata. A Terzigno l’archeologia non è solo scavo, ma racconto in divenire. È materia sensibile che torna a pulsare grazie al dialogo con l’arte contemporanea.

La mostra, curata da Gaetano Romano, raccoglie una decina di opere che si muovono lungo la soglia tra mito e memoria. Tra queste, La maschera di Pitagora accoglie il visitatore come un varco iniziatico, mentre l’installazione “I Custodi” (tre pannelli verticali posti al primo piano), veglia sulle stratificazioni del tempo. Ritroviamo anche Adone, già protagonista della rassegna “e Adone non lo sa…” al Mann nel 2022, figura archetipica di rinascita e bellezza: il suo volto, nelle tele di Di Riso, si fa richiamo perturbante, simbolo di una classicità che continua a interrogare il nostro presente.

«Nel volto dell’antico cerca il riflesso del nostro smarrimento moderno. Ogni tela è un corpo aperto, dove la storia pulsa come una ferita che non vuole chiudersi», afferma l’artista, Gaetano Di Riso, nato a Lettere nel 1949 e da anni residente nella penisola sorrentina, costruisce paesaggi interiori dove la pittura diventa pensiero, e il mito si sedimenta come eco viva della nostra umanità.

Ma questa mostra è anche il frutto concreto di una visione politica e culturale. Il sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri, ha lavorato con costanza per ripristinare al Matt il ruolo di presidio attivo, capace di attrarre, educare e trasformare. «Questa mostra rientra a pieno titolo nelle finalità che ci siamo dati per il museo, ovvero realizzare sempre più dinamico, favorendo l’incontro tra il classico e il contemporaneo», ha dichiarato il primo cittadino.

A rafforzare questa visione sistemica, la partecipazione del Generale Giovanni Capasso, direttore della struttura di supporto – Unità Grande Pompei, rappresenta un punto di snodo essenziale. Con il programma “SmartLand@Pompei”, Capasso ha saputo dare corpo e coerenza a un’idea di valorizzazione territoriale ampia, integrata, inclusiva.

La sua presenza al Matt testimonia la volontà di tenere insieme i luoghi e le persone, di rilanciare l’identità vesuviana come un tutt’uno, dove ogni comune, ogni sito, ogni museo è parte attiva di un disegno culturale che guarda lontano. La Grande Pompei, così, non è uno slogan ma una realtà che prende forma, passo dopo passo, in eventi come questo.

Terzigno si afferma così come nodo vitale della Grande Pompei: non più luogo satellite, ma centro di una geografia culturale che abbraccia scavi, visioni, comunità e futuro. Una terra che, come le opere di Di Riso, trattiene il fuoco sotto le ceneri e lo trasforma in rivelazione.

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Noemi Perlingieri

Noemi Perlingieri

Cresciuta a Trevico, il tetto della Campania e paese natio del regista Ettore Scola, si laurea alla facoltà di Archeologia e Storia dell’arte della “Federico II” con una tesi triennale sul Museo Hermann Nitsch di Napoli e una tesi magistrale sul Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale. Il mondo della fotografia la affascina da sempre e fin da giovanissima partecipa attivamente alle iniziative culturali dell’associazione Irpinia Mia. Dal 2014 è in forza presso il Parco Archeologico di Pompei a supporto dell’Area tecnico specialistica - settore valorizzazione del Grande Progetto Pompei. Dal 2023 è Consigliere regionale Icom Campania.

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