Il Cardinale Re a Pompei per la Supplica: «Preghiamo per il Papa di cui la Chiesa ha bisogno»

POMPEI. Pompei si è confermata, anche quest’anno, cuore pulsante della devozione mariana con la celebrazione dell’8 maggio, giorno dedicato alla Supplica alla Madonna del Rosario. Ma l’edizione 2025 di questa tradizionale ricorrenza ha assunto un valore spirituale e simbolico ancora più intenso per la singolare coincidenza con il secondo giorno del Conclave chiamato a eleggere il nuovo Papa.

Migliaia di fedeli, provenienti da tutta Italia e da numerose nazioni, si sono radunati nella città mariana per partecipare alla Santa Messa e alla Supplica, che come da tradizione si è tenuta a mezzogiorno in punto sul sagrato del Santuario, rinnovato dopo il lavori che si sono conclusi lo scorso febbraio.

A presiedere la celebrazione è stato il Cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio, che ha introdotto il rito con un invito esplicito alla preghiera: «Sono a Pompei perché sempre ho bisogno della Madonna di Pompei, ma sono lieto di essere qui anche per invitare tutti voi a pregare perché la Madonna intervenga presso lo Spirito Santo. Soffi forte perché sia eletto il Papa di cui ha bisogno la Chiesa di oggi e anche il mondo di oggi, travagliato da tante guerre».

Parole che hanno tracciato il senso profondo della giornata: unire la preghiera popolare al momento cruciale della scelta del nuovo Pontefice, affinché sia, come auspicato, un “buon Pastore” in grado di guidare il popolo di Dio in un tempo segnato da progressi tecnologici ma da una crescente dimenticanza di Dio.

Nell’omelia, il Cardinale ha più volte ribadito la necessità di un rinnovato slancio spirituale, evocando la figura della Madonna come mediatrice e guida. «Chiediamo l’intercessione della Madonna perché il Conclave elegga un Papa che rafforzi la fede in un mondo caratterizzato da un grande progresso tecnico, ma che tende a dimenticare Dio. Di certo non ci negherà la sua protezione la Madonna, che invochiamo come Sovrana del Cielo e della terra, Regina delle vittorie, Madre nostra e nostra speranza».

Richiamandosi al passo evangelico dell’Annunciazione, il porporato ha sottolineato il ruolo attivo e libero della Vergine nella storia della salvezza. «Per redimere l’umanità – ha detto – Dio ha chiesto il consenso della Madonna. (…) Maria non fu strumento meramente passivo nelle mani di Dio, ma cooperò alla salvezza degli esseri umani con libera fede e obbedienza».

È dalla Croce che Cristo ha affidato a Maria una maternità universale, spirituale, che si estende a tutti gli uomini e le donne, ha ricordato ancora il Cardinale, riconoscendole un ruolo permanente di accompagnamento nella vita dei credenti. La celebrazione ha assunto anche un tono storico e civile, richiamando l’eredità del Beato Bartolo Longo, apostolo della Madonna di Pompei, fondatore non solo del Santuario ma di un’intera opera di carità e accoglienza.

«La “Nuova Pompei” è un affascinante e concreto racconto dal vivo di come l’amore per Dio non può essere che amore per il prossimo. (…) Questa è una terra che parla di Vangelo e nel linguaggio che il Vangelo predilige: quello delle opere», ha affermato il Cardinale Re, sottolineando come il messaggio cristiano sia incarnato nella vita quotidiana della città, nella sua intensa attività sociale e assistenziale.

Accanto a lui, hanno concelebrato l’arcivescovo Salvatore Pennacchio, Presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica, il Nunzio Apostolico monsignor Luigi Travaglino, il vescovo ausiliare di Napoli monsignor Gaetano Castello, l’abate Michele Petruzzelli e il clero pompeiano.

La Messa è stata animata dal Coro Pompeiano “Don Franco Di Fuccia”, mentre la musica della banda “Bartolo Longo-Città di Pompei” ha accolto i pellegrini. Particolarmente significativa la presenza degli accolti delle Opere di Carità del Santuario, accompagnati dalle suore domenicane, dai Fratelli delle Scuole Cristiane e dai responsabili del centro “Giovanni Paolo II”.

Monsignor Tommaso Caputo, arcivescovo di Pompei, ha accolto con commozione il Cardinale celebrante, esprimendo la gratitudine della Chiesa locale per una presenza carica di significato. «Averla qui a Pompei, davanti al Santuario della Beata Vergine del Rosario per la celebrazione eucaristica e la recita della Supplica di maggio, nel giorno in cui i Cardinali elettori sono riuniti in Conclave – ha detto – è un segno ineffabile del suo amore alla Chiesa e della devozione alla Madonna del Rosario».

Monsignor Caputo ha ricordato anche il legame personale del Cardinale Re con la città mariana, dove aveva già presieduto la Supplica nel 1996 e nel 2010, e che oggi ritorna come primo celebrante dopo il recente decreto di canonizzazione del Beato Bartolo Longo, firmato da Papa Francesco lo scorso febbraio dall’ospedale “Gemelli” di Roma.

Mentre il Conclave prosegue in Vaticano, dalla basilica pompeiana si è levata una Supplica che ha idealmente abbracciato tutta la Chiesa. Una preghiera antica, composta nel 1883 da Bartolo Longo, che ancora oggi conserva intatto il suo vigore spirituale e la sua capacità di raccogliere il popolo credente attorno alla figura della Madre di Dio.

Migliaia i fedeli presenti sul sagrato e centinaia di migliaia coloro che hanno seguito il rito grazie alle trasmissioni in diretta televisiva su Tv2000 e Canale 21. In questo 8 maggio, Pompei ha testimoniato ancora una volta la forza di una fede popolare che, nel tempo e oltre i confini, continua a parlare con il linguaggio della speranza.

Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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