“Paesaggi Possibili”: arte e scienza si incontrano per raccontare il Vesuvio dimenticato
NAPOLI. Sarà presentato il 9 maggio 2025 (ore 17) all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, nel prestigioso Palazzo Serra di Cassano a Napoli, il docufilm “Paesaggi Possibili”, un progetto che fonde arte e scienza in un’indagine sensibile e multidisciplinare sul paesaggio vesuviano.
L’iniziativa è di Claudio Rodolfo Salerno, direttore dell’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali e ideatore di un’opera che attraversa le tracce della memoria per restituire l’anima di luoghi sospesi tra passato e presente. A moderare l’incontro sarà Luigi Buffone, responsabile project management dell’Istituto.
Paesaggi Possibili nasce come naturale estensione visiva e sonora del volume L’evoluzione del Paesaggio Vesuviano, curato dallo stesso Salerno e frutto di anni di dialogo interdisciplinare tra studiosi, artisti e ricercatori. Il progetto parte dall’eruzione del 79 d.C. per ripercorrere la storia naturale e antropica del territorio, portando alla luce una realtà dove storia, archeologia, botanica, antropologia e vulcanologia si intrecciano in un unico racconto.
Il documentario, della durata di 45 minuti, è il risultato di un lavoro condiviso tra artisti, esperti e comunità locali, che ha portato all’esplorazione di luoghi abbandonati, ruderi e spazi domestici dimenticati, in cui il tempo sembra essersi cristallizzato. L’opera alterna luci e ombre, materia e suono, rendendo visibile la fragilità estetica di paesaggi e memorie che rischiano di scomparire sotto il peso della modernizzazione.
Tra le opere presenti nel film, spiccano “Fatti d’acqua”, omaggio al fotografo Gabriele Pierro, che cattura il paesaggio vesuviano attraverso il suono della pioggia e l’architettura antica degli impluvium; “La religione copre il paesaggio”, che osserva con sguardo umano e partecipe la processione della Madonna della Neve a Torre Annunziata; e “Le Vie Aperte”, installazione realizzata nelle zone marinaresche, che riflette sulla memoria collettiva perduta e sul rapporto tra il paese e il porto, attraverso la figura mitologica del pescatore-Glauco.
Il team artistico e di comunicazione coinvolto include Raffaele Riccardi al montaggio video, Lino Monaco e Nicola Buono per la composizione sonora, Stefano Piancastelli alla fotografia, Anita Pagano alla voce performativa, con il coordinamento di Dario Macellaro, Luigi Buffone e Ilaria Cotarella. Completano il quadro i contributi di Stefania Sabatino, Felix Policastro, Paola Ricciardi e Gabriele Pierro.
Importanti anche le voci scientifiche che arricchiscono il docufilm: il vulcanologo Giuseppe Luongo, il botanico Massimo Ricciardi, l’archeologa Luciana Jacobelli e la paleo-sedimentologa Maria Rosaria Senatore offrono spunti di riflessione che si intrecciano alle immagini e ai suoni, fornendo chiavi di lettura profonde sul rapporto tra uomo e paesaggio. Le interviste integrali saranno disponibili nella rubrica Interdisciplinary Scientific Magazine sul sito alkve.it.
Alla presentazione ufficiale del 9 maggio interverranno Nicola Caputo, assessore alle Politiche Agricole della Regione Campania, Aldo Vella, architetto e fondatore della rivista Quaderni Vesuviani, Raffaele De Luca, presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Antonio Varone, già direttore degli Scavi di Pompei e rappresentante della Direzione generale Archeologia del Ministero della Cultura, e Giuseppe Luongo, già direttore dell’Osservatorio Vesuviano, oltre allo stesso Claudio Salerno.
“Paesaggi Possibili” non si limita a documentare, ma invita a un’immersione esperienziale in un tempo sospeso, dove l’arte si fa ponte tra passato e presente, e dove ogni immagine, suono e voce restituisce il senso profondo dell’identità territoriale. Un’opera che resiste all’oblio, costruendo memoria collettiva attraverso il linguaggio della bellezza e della consapevolezza scientifica.