Caso chioschi a Pompei, l’opposizione incalza: «Futuro ancora incerto per i lavoratori»

POMPEI. A distanza di mesi dalla rimozione forzata di 46 chioschi e gazebo a Pompei, la vicenda torna ad infiammare il dibattito politico locale. La minoranza in Consiglio comunale ha presentato un’interrogazione urgente (firmata da Salvatore Caccuri, Angelo Calabrese, Domenico Di Casola, Alberto Robetti, Michele Troianiello e Marino Veglia) per chiedere chiarimenti sullo stato d’avanzamento del progetto di riqualificazione annunciato a gennaio e non ancora decollato. Le risposte della maggioranza nel consiglio comunale del 14 aprile scorso sono state però definite «poco convincenti» dai promotori del documento, finendo per alimentare «ulteriori dubbi e contraddizioni».

Il caso risale allo scorso ottobre, quando la Procura di Torre Annunziata sequestrò e ordinò l’abbattimento dei chioschi e gazebo che somministravano cibo e vendevano souvenir su aree pubbliche, poiché le concessioni comunali risultavano scadute. Il provvedimento ha colpito duramente circa 200 famiglie, rimaste senza fonte di reddito. A seguito di ciò, il Comune ha approvato, con delibera di giunta n. 11 del 13 gennaio 2025, un atto di indirizzo per la localizzazione di nuove strutture su sei aree individuate: via Roma, via Plinio, Piazza Porta Marina Inferiore e Superiore, Piazza Immacolata.

«Nei mesi successivi – hanno fatto notare i consiglieri di minoranza – il sindaco aveva rilasciato dichiarazioni alla stampa parlando di fondi già disponibili, manufatti da acquistare e prossimi bandi per l’assegnazione delle postazioni. I giornali locali avevano rilanciato la notizia, riportando un presunto accordo operativo tra Comune, Procura e Parco Archeologico». Tuttavia, da quanto emerso in aula consiliare i sei firmatari dell’interrogazione hanno concluso che «tali annunci sembrano non trovare ancora riscontro nella realtà amministrativa».

I consiglieri della minoranza evidenziano inoltre quella che definiscono «una situazione di stallo». Dopo aver richiesto documentazione dettagliata sul progetto, i fondi e le procedure di assegnazione, non hanno ricevuto risposta nei tempi previsti. Dopo un sollecito, il Dirigente del V Settore ha comunicato che gli uffici “stanno predisponendo gli atti”. «È la conferma – commentano – dell’assenza di un progetto definitivo. Una situazione che stride con l’urgenza sociale e con l’avvio della stagione turistica».

Il clima resta teso, mentre gli ex titolari dei chioschi attendono risposte concrete. La promessa di un rilancio si scontra con una macchina amministrativa che, ad oggi, fatica a dare tempi certi e soluzioni operative. E l’ombra dell’emergenza sociale, intanto, si allunga su una città che accoglie milioni di turisti ogni anno.

Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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