Capitale della Cultura, sfuma il sogno per Pompei. Lo Sapio: «Siamo i vincitori morali»

POMPEI. «Siamo delusi ma di certo il nostro progetto non si ferma. Anzi ci consideriamo i vincitori morali. Pompei resta Pompei». Così il sindaco Carmine Lo Sapio ha commentato con l’Ansa la mancata designazione della cittadina vesuviana a Capitale della Cultura 2027, andata invece a Pordenone, che ha prevalso sulle altre 9 città finaliste: Alberobello (Puglia), Aliano (Basilicata), Brindisi (Puglia), Gallipoli (Puglia), La Spezia (Liguria), Reggio Calabria (Calabria), Sant’Andrea di Conza (Campania), Savona (Liguria) e, appunto, Pompei.

«Ringrazio di cuore – ha affermato Lo Sapio – chi ci ha voluto sostenere con un’apposita delibera e sottoscrivendo un Protocollo d’intesa. Si tratta di una straordinaria prova di compattezza che mi inorgoglisce e che ci induce perciò a proseguire. Chiamerò chi ci ha appoggiato per dire loro che andiamo avanti con lo stesso entusiasmo».

Sono diversi i progetti che hanno sostenuto la candidatura e che hanno l’obiettivo di proporre un nuovo modello di crescita basato su uno sviluppo economico e culturale sostenibile, sulla diffusione del benessere sociale, sull’inclusione e la coesione e sulla creazione di un brand territoriale.

«Il nostro obiettivo – ha spiegato il sindaco di Pompei – è di diventare comunque un motore del Paese che sappia imporre all’Italia e al mondo un nuovo modello. Abbiamo a disposizione un budget, già pianificato, di oltre 4 milioni di euro per la gestione degli eventi del 2027 e per tutte le attività preliminari previste da novembre del prossimo anno».

«In totale – ha precisato – gli investimenti raggiungeranno i 36 milioni di euro tutti in via di finanziamento con progettazioni esecutive. La novità è che i benefici sul territorio, nonostante la mancata designazione di oggi, resteranno a futura memoria».

Si stima infatti, secondo le cifre riportate dall’Ansa, che le infrastrutture e i trasporti segneranno un +25%, che il traffico calerà del 10%, che i servizi cresceranno del 20% e che la povertà calerà del 15%: «Sono dati di grande importanza. Senza dimenticare il miglioramento dell’impatto ambientale e il fatto che, per ogni milione di euro speso, il Roi, ovvero il rendimento degli investimenti effettuati, sarà di 1,25 milioni di euro».

“Luce e santità” è uno dei progetti, un omaggio alla storia della città nel segno della bellezza e della cultura. Un percorso immersivo fra cultura, architettura, paesaggio, fede e tradizioni: «L’intero centro storico – ha ricordato il primo cittadino di Pompei – si trasformerà in un vero e proprio museo a cielo aperto attraverso l’illuminazione scenografica e il videomapping proiettato sui siti storici della città. A fare da contraltare all’antico, le dieci sculture di luce del maestro Marco Lodola che raffigurano, fra gli altri, star della musica del calibro di Jimi Hendrix, David Bowie, i Beatles e Freddy Mercury».

«Ne verrà fuori comunque un palcoscenico dove si incontrano passato e presente per regalare a Pompei e ai turisti un percorso luminoso fra il mistico e la meraviglia profana di un territorio in festa. Ma in calendario vi sono anche altre iniziative, come l’allestimento nei locali del nuovo Museo Civico della mostra d’arte con i capolavori del ‘700 veneziano, un concerto sinfonico-pop, e forse una sorpresa che, se confermata, avrà il sapore dell’eccezionalità. Ne vedremo delle belle ha concluso Lo Sapio – al di là del risultato di oggi».

Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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