Il ministro Giuli a Pompei: «Megalografia scoperta nella Regio IX è un momento storico»
POMPEI. «La bellezza e la sapienza ancora una volta vincono su tutto e la luce della civiltà, che noi qui vediamo anche se il cielo oggi è un po’ coperto, ma la sentiamo, la avvertiamo, emana da questi affreschi, da questi ambienti straordinari, e può illuminare ancora le nostre vite e le nostre coscienze».
Con queste parole, riprese dall’Ansa ha esordito a Pompei il ministro della Cultura Alessandro Giuli, giunto per ammirare la nuova scoperta delle megalografie della “casa del Tiaso” con il direttore del Parco Archeologico Gabriel Zuchtriegel definito dal ministro «un fuoriclasse circondato da fuoriclasse».
Il ministro ha poi proseguito: «È un momento storico, un momento in cui Pompei si disvela a noi ancora nella sua misteriosa grandezza, perché questo ciclo di affreschi, come abbiamo appena ascoltato, rappresenta qualcosa di unico, di cui ci sono poche tracce tra le testimonianze archeologiche che non siano semplicemente delle fonti letterarie, quindi è realmente uno squarcio particolare che si apre su un mondo straordinario».
«Immaginatevi – ha detto ancora Giuli – come sarà questo posto tra un secolo quando è altamente probabile che nessuno di noi sarà più qua. Ci sarà qualcuno che starà studiando questo giorno, questo momento e verrà storicizzato, periodizzato questo momento, cioè il momento in cui è stato scoperto il ciclo di affreschi della casa del Tiaso».
Il ministro ha suggerito di immaginare «Quando il direttore Zuchtriegel è venuto a parlare con lo stesso trasporto, lo stesso entusiasmo, la stessa ispirazione con cui vi ha raccontato, per sommi capi, perché c’è tanto ancora da studiare, da scoprire, ciò che state per vedere, il primo pensiero è stato appunto questo».
«La megalografia rinvenuta nella Regio IX – ha dichiarato il ministro tornando a parlare del fregio – apre un altro squarcio sui rituali dei misteri di Dioniso. Si tratta di un documento storico eccezionale e, insieme a quella della Villa dei Misteri, costituiscono un unico nel loro genere, facendo di Pompei una straordinaria testimonianza di un aspetto della vita della classicità mediterranea in gran parte sconosciuto».
Infine ha ricordato l’impegno del Governo per Pompei: «Tutto questo rende importante e preziosa la ripresa delle attività di scavo a Pompei, che il Governo sostiene convintamente e per la quale, di recente, ha stanziato 33 milioni di euro per interventi di scavo, manutenzione programmata, restauro e valorizzazione in questo sito e nel territorio circostante».