Transizione 5.0: più beneficiari e incentivi potenziati
Con la Manovra 2025, il bonus Transizione 5.0 si amplia e si potenzia. Le novità riguardano l’allargamento della platea dei beneficiari, l’aumento della percentuale di detrazione dei costi sostenuti, il calcolo del credito d’imposta e l’ampliamento delle possibilità di cumulo con altri incentivi, inclusi quelli previsti a livello europeo.
Questa inclusività rappresenta un’importante occasione per incentivare una più vasta partecipazione al processo di transizione energetica e tecnologica. Le modifiche favoriscono gli investimenti che contribuiscono a una riduzione significativa dei consumi energetici della struttura produttiva. Infine, la Manovra 2025 rafforza il regime di cumulabilità del credito d’imposta. È inoltre previsto il cumulo con incentivi offerti dai programmi europei.
Altre misure come “Resto al Sud” e il Microcredito Imprenditoriale, inoltre, si confermano tra le principali leve di sviluppo economico per il Sud Italia e altre aree svantaggiate del Paese, offrendo supporto concreto a chi desidera avviare una nuova attività imprenditoriale o professionale. Entrambi gli strumenti puntano a favorire l’autoimpiego e la creazione di nuove imprese.
Ad oggi, “Resto al Sud” ha finanziato 18.386 progetti per un totale di 817 milioni di euro concessi, generando 61.449 nuovi posti di lavoro. Il Microcredito Imprenditoriale, invece, rappresenta un’alternativa strategica per chi incontra difficoltà nell’accesso ai finanziamenti bancari tradizionali.
Il Microcredito Rurale, infine, si rivolge ad una microimpresa agricola e in particolare: ad un lavoratore autonomo o microimpresa, organizzata in forma individuale con massimo di 5 dipendenti, ad associazione, società di persone, società tra professionisti, a società a responsabilità limitata (srl), semplificata o società cooperative con massimo 10 dipendenti non soci. In collaborazione con: Studio Di Nola (Pompei).