Pompei riscopre la sua storia: al ristorante Donna Franca un mini museo e laboratori di pasta per bimbi
POMPEI. Un viaggio nella storia, tra cultura e tradizioni culinarie, è quello che propone il progetto-pilota avviato da Luigi Ametrano, patron del ristorante “Donna Franca” di Pompei. Il cuore di questa iniziativa, che si distingue per il suo valore educativo e culturale, è un mini museo allestito all’interno del ristorante, dedicato all’avvocato Bartolo Longo e alla contessa Marianna De Fusco, figure centrali nella storia della città mariana.
Il progetto si rivolge principalmente agli alunni delle scuole elementari, che trovano nel ristorante un luogo dove apprendere attraverso l’esperienza. Durante le visite, i bambini scoprono non solo la storia dei due personaggi legati alla fondazione del Santuario di Pompei, ma anche le tradizioni culinarie di un tempo.
Con l’aiuto dello chef Carlo De Gregorio, i piccoli visitatori vengono introdotti all’antica arte della produzione della pasta, riscoprendo le tecniche utilizzate tra la fine del XIX e la metà del XX secolo nei due storici pastifici di Pompei: La Rana-De Fusco e Balsamo.
L’incontro non si limita alla teoria. I bambini osservano da vicino gli autentici strumenti impiegati in passato per lavorare la pasta e assistono alla sua realizzazione con metodi artigianali. Come tocco finale, viene offerta loro una degustazione di pasta fresca, che trasforma l’apprendimento in un’esperienza sensoriale completa.
Il debutto del progetto ha visto come protagonisti gli alunni della classe 4ª A della scuola primaria del plesso Capone di Pompei, accompagnati dalla maestra Milly Cannella. I piccoli esploratori hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa, immergendosi nella storia dei pastifici cittadini che, per oltre sei decenni, hanno prodotto i celebri “maccheroni valpompeiani”. L’evento è stato accolto con grande apprezzamento anche dal corpo docente, che ne ha sottolineato il valore didattico.
L’impegno di Luigi Ametrano va oltre la semplice narrazione storica. Nel ristorante Donna Franca, alcuni primi piatti del menù sono preparati con pasta fresca realizzata in loco, seguendo un’antica ricetta che valorizza il germe di grano e utilizza farina di semola. Questa tecnica, ispirata ai metodi del Pastificio Balsamo, non solo esalta il sapore della pasta, ma ne preserva le qualità nutritive, trasformando ogni piatto in un omaggio alla tradizione e al territorio.
Con il recupero del marchio e dell’antica ricetta del Pastificio Balsamo, Ametrano ha ridato vita a una parte importante del patrimonio gastronomico pompeiano, portando avanti un progetto che non solo celebra il passato, ma guarda al futuro con l’obiettivo di tramandare alle nuove generazioni la ricchezza culturale e storica della città. L’iniziativa rappresenta un esempio virtuoso di come il dialogo tra storia, cultura e cucina possa trasformarsi in un’esperienza educativa unica, capace di lasciare un segno indelebile nella memoria dei più piccoli.