Pompei ospiterà il G7 della Cultura: confermata la visita agli Scavi
POMPEI. Pompei sarà una delle tappe del G7 della Cultura, previsto a Napoli dal 19 al 21 settembre 2024. A confermarlo è il sindaco della città, Carmine Lo Sapio, che parlando con l’Ansa si è detto «molto soddisfatto» per la scelta. Le delegazioni internazionali, salvo condizioni meteo avverse, visiteranno il celebre sito archeologico, dove si terrà anche un concerto della Nuova Orchestra Scarlatti e una cena presso la Palestra Grande.
Il dispositivo di sicurezza, comunicato stamani al sindaco, è stato definito dalla Prefettura e vedrà il coinvolgimento del Commissariato di Pubblica Sicurezza, della Polizia municipale e dell’Ufficio tecnico del Comune per la gestione della chiusura delle strade e la sicurezza degli eventi.
Il concerto della Nuova Orchestra Scarlatti sarà diretto da Beatrice Venezi, una scelta fortemente voluta dall’ensemble napoletano. Fonti dell’orchestra hanno sottolineato che l’incarico per Venezi è stato deciso internamente, senza il coinvolgimento del ministero della Cultura.
«È stata una scelta naturale per un evento così importante – spiegano all’Ansa dall’orchestra –. Beatrice collabora con noi da oltre dieci anni ed è una figura di grande prestigio». Il programma completo del G7 Cultura è stato illustrato dal ministro della Cultura, Alessandro Giuli, in un incontro al Viminale con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e il capo della polizia, Vittorio Pisani.
Oltre a Pompei, il 19 settembre le delegazioni visiteranno il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, mentre la riunione ufficiale dei ministri della Cultura si terrà al Palazzo Reale di Napoli, il 20 e 21 settembre, nell’ambito della presidenza italiana del G7. L’unica incognita resta il meteo, che potrebbe costringere a modificare i piani previsti all’aperto a Pompei.
Intanto, proprio nel giorno della prevista visita a Pompei dei ministri esteri per il G7, il sindacato Cobas ha annunciato uno sciopero di tutti i lavoratori della società Opera Laboratori Fiorentini addetti ai servizi di biglietteria del Parco Archeologico pompeiano. Una data probabilmente scelta non a caso, per dare maggiore visibilità all’azione di protesta sindacale, da mettere in atto al cospetto dei “7 grandi” della Cultura.
I lavoratori – salvo ripensamenti dell’ultima ora – hanno annunciato che protesteranno per denunciare carenze di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, la mancata adozione di misure di prevenzione dei rischi di lavoro, l’ostinazione del Ministero della Cultura nel mantenere lo stato di precarietà del personale abusando del lavoro in appalto e mantenendo un inquadramento inferiore al livello dei compiti svolti dalle maestranze.