Il “Cavallo di Maiuri”: fu trovato a Pompei tra i resti di una stalla
POMPEI. Di fronte alla Casa di Cerere, in un ambiente identificato come una stalla, è esposto in un moderno allestimento, lo scheletro di un equide rinvenuto nel 1938 da Amedeo Maiuri durante uno scavo a sud di via dell’Abbondanza.
Si tratta di un cavallo, alto 1,34 metri al garrese, utilizzato per il trasporto delle merci per il traino. All’epoca dello scavo emerse dapprima una struttura quadrata in muratura, probabilmente una mangiatoia; poco più in là, dal lapillo, il cranio, poi il collo e parte della colonna vertebrale dell’equide e più in basso il resto del corpo, oltre ad altri resti organici (paglia).
Il Maiuri ne lasciò in situ i reperti – secondo la pratica della musealizzazione diffusa, sperimentata nei decenni precedenti anche dal soprintendente Vittorio Spinazzola – rimettendo in piedi il cavallo su una struttura in metallo, coperto da una tettoia. Con il passare dei decenni però, questo cavallo è stato in parte abbandonato e soggetto a un progressivo degrado.
Per tale motivo il Parco archeologico di Pompei ha condotto un’attività di restauro e un nuovo allestimento (completato nel giugno 2022) che ne ha permesso la valorizzazione. Dopo un rilievo laser scanner e la realizzazione di un modello 3D le varie parti sono state sottoposte a un processo di restauro, pulizia e consolidamento in laboratorio.
L’intero reperto è stato rimontato in una posizione scientificamente più corretta, con una struttura e con materiali nuovi, adatti al microclima e dunque in grado di assicurare le necessarie condizioni di tutela del cavallo. Inoltre, l’allestimento su struttura composta da pezzi smontabili, consentirà interventi futuri più agevoli, anche su singole parti.
È stato, infine, predisposto un modellino tattile in 3D per gli ipovedenti che potrà essere toccato, anche con una differenziazione tra le parti effettivamente conservate e quelle ricostruite, per far comprendere, anche grazie ad una spiegazione in Braille, la storia di questo cavallo dal ritrovamento al restauro.