L’affresco di Elle e Frisso scoperto nel cantiere della Casa di Leda a Pompei

POMPEI. La Regio V di Pompei continua a riservare meravigliose sorprese, come l’affresco raffigurante il mito di Frisso ed Elle in fuga sull’ariete del Vello d’Oro. Si tratta di uno degli ultimi tesori affiorati dal cantiere di scavo, messa in sicurezza e restauro della Casa di Leda, dal quale sono emersi altri ambienti e due nuove domus confinanti, una a nord e l’altra a sud.

Le indagini attuali stanno conferendo elementi utili alla definizione planimetrica anche di queste due nuove domus, accompagnati da una serie di rinvenimenti di affreschi di particolare pregio. Sono in corso le operazioni di pulitura delle superfici affrescate dai residui vulcanici per poi avviare la fase di restauro pittorico.

Proprio nella domus scoperta sul lato meridionale della Casa di Leda, tra le decorazioni in IV stile che rivestono le pareti di fondo, spicca il bellissimo quadro mitologico di Frisso ed Elle con il Vello d’Oro, che si dice avesse il potere di curare ogni ferita o malattia. Si tratta del manto dorato di Crisomallo, un ariete alato capace di volare.

La domus a sud della Casa di Leda comprende le fauces, uno dei cubicoli laterali e parte dell’atrio, ma in questo settore le operazioni di scavo sono ancora in corso. L’atrio era dotato di una scala, di cui resta il tracciato in negativo. In prossimità della scala è visibile un larario con mensola in marmo.

La domus a nord della Casa di Leda è al momento composta da 6 ambienti, quasi tutti collegati con l’atrio. Nella zona di passaggio fra l’ala meridionale e l’atrio è stato rinvenuto (a dicembre) un gruppo di statuine in terracotta. La stessa ala conserva decorazioni in IV stile. Le pinakes raffigurano nature morte e quadretti a soggetto lacustre.

La Casa di Leda propriamente detta è attualmente oggetto di attività di scavo e restauro finalizzate alla conservazione delle decorazioni, all’allestimento di un nuovo sistema di coperture di protezione e alla valorizzazione con apertura al pubblico della domus.

Il cantiere in corso sta completando lo scavo degli ambienti già noti dal 2018, tra cui quello con l’affresco di Leda e il cigno che dà il nome alla casa, e ancora parzialmente sepolti dalla scarpata di confine tra la città scavata e quella non scavata.

La Casa di Leda presenta ai lati dell’ingresso due cubicoli, uno dei quali ospita il quadro raffigurante Leda e il cigno. Le nuove stanze emerse comprendono il tablinio, un corridoio per l’ingresso ai quartieri servili e un piccolo vano quadrangolare. Sono tutte collegate all’atrio, di cui si è portata alla luce anche la parte settentrionale, e mostrano sui piani pavimentali estese tracce di intervento, indice che l’edificio è andato incontro a diverse fasi edilizie.

Le decorazioni pittoriche sono tutte riconducibili al IV Stile. Nell’atrio ci sono pannelli rossi e gialli scanditi da finte architetture, con al centro quadretti mitologici (uno con Narciso emerse già nel 2018) mentre nel tablinio e nei cubicoli si predilige il fondo bianco con elementi naturalistici quali uccelli, scorci con alberi e paesaggi marini.

Nei campi laterali sono invece raffigurati talvolta animali fantastici. Infine, il cubicolo posto a nord delle fauces mostra invece dei tondi con ritratti di volti femminili. Le pareti del corridoio sono infine decorate in modo da replicare diverse tipologie di marmo.

Marco Pirollo

Marco Pirollo

Giornalista, nel 2010 fonda e tuttora dirige Made in Pompei, rivista di cronaca locale e promozione territoriale.

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