Lovetrain approda al Teatro Bellini di Napoli
POMPEI. Il treno dell’amore, Lovetrain di Emanuel Gat, coreografo particolarmente attento alla relazione tra struttura musicale e coreografica, carico di 12 energici danzatori, approda al Teatro Bellini di Napoli fino al 21 gennaio 2024 assieme alla musica dei Tears for Fears che fa da colonna sonora all’intero spettacolo.
L’intento è quello di far rivivere lo spirito degli anni ’80 attraverso corpi danzati stracolmi d’energia e gioiosa voglia di esprimersi. Servendosi di un linguaggio coreografico personalissimo, costruito con l’ispirazione della musica, ma senza subordinare ad essa i movimenti scenici, il coreografo propone una danza molto danzata, gioiosa e vitale, che non disegna la musica, piuttosto la racconta, ne restituisce l’essenza.
Si tratta di una danza esplosiva, che sembra sgorgare, costruita con gruppi che spesso si fermano in pose plastiche per poi tornare ad essere espressione di un ritmo vitale. Si alternano assoli, fatti di momenti più lenti, silenzi.
Al centro del lavoro c’è quello che solitamente in gergo si definisce “groove”, enfatizzato da abiti voluminosi, particolarmente stravaganti ideati da Thomas Bradley.
Lovetrain strizza l’occhio al pop, all’utilizzo dello spazio scenico proposto dalla modern dance, al coinvolgimento spettacolare del pubblico, eppure risulta un po’ ridondante nel riproporre uno schema bastato su un’alternanza parecchio ordinata di gruppi ed assoli, momenti energici e momenti statici, e soluzioni coreografiche originali, ma dopo un po’ prevedibili.
È un viaggio in treno che attraversa il sapore nostalgico di un’epoca che non c’è più e forse per questo dal finestrino il paesaggio non è particolarmente mutevole, ma il piacere della connessione danzante è palpabile.
