Pompei per Odessa: un concerto di beneficenza per ricostruire la cattedrale distrutta

POMPEI. La città mariana di Pompei in prima fila per dare il proprio contributo a Odessa, uno tra i principali luoghi di culto cristiano ortodosso. Il 14 dicembre 2023, l’amministrazione comunale di Pompei ha organizzato la kermesseConcerto di Natale – Pompei per Odessa”, che si terrà nel teatro Di Costanzo-Mattiello (500 posti) a partire dalle ore 20,30.

Il biglietto per assistere all’evento è acquistabile sulla piattaforma Go2.it, al prezzo di 70 euro. L’incasso della serata sarà devoluto in beneficenza e sarà destinato al progetto di ricostruzione della Cattedrale della Trasfigurazione di Odessa, parzialmente distrutta nel corso di un raid russo nel luglio scorso.

Nel parterre di artisti che si alterneranno sul palco, anche due stelle di prima grandezza del panorama internazionale: gli statunitensi Sheléa Frazier e Stevie Mackey. Con loro si esibiranno Dave Tweedie, compositore, polistrumentista e produttore discografico statunitense; e Victoria Theodore, cantante, pianista e produttrice.

Nel parterre di star unite nella musica e nella solidarietà, anche Gigi Finizio, uno dei più apprezzati artisti italiani. L’Italia sarà presente, per ribadire il messaggio di pace e di solidarietà tra i popoli, pure con la Banda musicale dell’Arma dei Carabinieri, che si esibirà in esclusiva per la kermesse, che sarà condotta da Veronica Maya.

Avrebbero confermato la propria presenza al teatro “Di Costanzo-Mattiello” anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in rappresentanza del Governo italiano, il console generale Maksym Kovalenko e l’ambasciatore Yaroslav Melnyk, in rappresentanza del Governo ucraino, il console generale Tracy Roberts-Pounds e l’ambasciatore Jack Markell, in rappresentanza del Governo statunitense.

Dalla serata in cui si esibiranno gli artisti internazionali, l’amministrazione comunale di Pompei ha previsto di incassare circa 24mila euro che andranno a sostenere la ricostruzione della Cattedrale di Odessa, il centro ucraino che ha tanti legami con Napoli e con la Campania.

Il dovere di cronaca impone però anche di rilevare che se la volontà di sostenere Odessa non è mai stata messa in discussione dall’opinione pubblica locale, l’organizzazione del concerto di beneficenza ha invece sollevato critiche diffuse e aspre polemiche politiche negli ultimi giorni a Pompei. Il consigliere comunale Domenico Di Casola, per esempio, ha espresso un parere diametralmente opposto a quello dell’amministrazione comunale che ha promosso la serata.

«Come si può spendere più di 200mila euro (è il costo della serata, nda) per donarne a Odessa solo 24mila?» si è chiesto in un post su Facebook Di Casola, che prende carta e penna e fa i conti della massaia diligente: «Non sarebbe stato più corretto fare una donazione diretta (senza concerto) di 50mila euro per la Cattedrale di Odessa (il doppio di quanto si prevede di raccogliere) e la restante cifra destinarla ai problemi impellenti della nostra comunità?».

Tra quesiti e dubbi irrisolti la città di Pompei si prepara intanto al concerto di giovedì sera che, qualunque sia la cifra, darà una mano concreta a Odessa. La città ucraina, tra l’altro, fu fondata nel 1794 da un napoletano, Giuseppe De Ribas, figlio di un nobile spagnolo al servizio dei Borboni. Non tutti sanno, inoltre, che il centro ucraino è legato a Napoli anche per un altro motivo: è proprio lì che fu scritta quella che è considerata la canzone napoletana più famosa nel mondo, ’O sole mio.

Marco Pirollo

Marco Pirollo

Giornalista, nel 2010 fonda e tuttora dirige Made in Pompei, rivista di cronaca locale e promozione territoriale.

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