Pompei: le proposte per la fruizione degli Scavi arrivano dai ragazzi
POMPEI. Il Parco Archeologico di Pompei ha avviato presso la Palestra Grande un laboratorio di progettazione inclusiva e condivisa tra giovani liceali di una classe del liceo di scienze umane “Ernesto Pascal” e coetanei della “Tulipano Art Friendly”.
Si tratta inoltre di un’iniziativa aperta ai visitatori del Parco. Si intende progettare, con la partecipazione dei ragazzi, una serie di proposte sperimentali alternative per la fruizione universale di due aree verdi di Pompei situate nella Regio II. Si tratta di un giardino lungo la Via di Nocera e un’area verde lungo il Vicolo dei Fuggiaschi.
Le proposte progettuali e le idee nate dal workshop di questi giorni formeranno parte integrante della futura sistemazione delle aree per una loro fruizione inclusiva.
Il workshop è stato guidato e coordinato da Paolo Mighetto (architetto funzionario del Parco) e Maurizio Bartolini (maestro di giardinaggio artistico) dell’area “Cura del Verde” del Parco archeologico di Pompei e da Giovanni Minucci della Cooperativa Il Tulipano.
Nell’ambito dell’iniziativa, “I Ragazzi di Plinio” hanno realizzato ghirlande di arredamento natalizio e sacchetti di lavanda con elementi naturali raccolti presso le aree verdi delle domus di Pompei.
L’iniziativa inclusiva del Parco Archeologico di Pompei rientra nel quadro strategico di partecipazione del territorio alle politiche di valorizzazione attiva del suo patrimonio naturale e culturale, allo scopo di avviare un processo di crescita sociale che parte dai giovani in piena inclusione della società civile.
Iniziative del genere vengono intraprese, anche se con spirito e forme diverse, dal Santuario di Pompei specialmente nell’educazione dei giovani e nelle varie opere di beneficenza avviate da Bartolo Longo.
Sarebbe una buona cosa che al posto delle “vuote” dichiarazioni “buoniste” e di parte, in cui si fa riferimento a giovani e ceti fragili solo per propaganda politica, venisse avviato con sincero spirito propositivo un processo di crescita culturale e sociale anche dall’ente locale.
