Quel ponte di solidarietà tra Pompei e la Tanzania che si ricostruisce ogni anno

POMPEI. Quel ponte tra Pompei e la Tanzania si ricostruisce ogni anno. Più volte abbiamo parlato dell’iniziativa del dottor Fausto D’Ermo che con la sua associazione “Africhiamo” cerca di rendere più “lievi” i disagi, sanitari ma non solo, di quelle popolazioni spesso dimenticate nel cuore del continente nero. Ma ogni anno è come se fosse la prima volta. Perché non basta una missione, non basta un mese. Le cure e i beni di prima necessità in Tanzania servono ogni anno. Anzi, servono ogni giorno.

Così come il calore umano, le parole di conforto o una semplice carezza a chi, come i bambini o gli anziani, rischia la vita anche per una banale infezione o per malnutrizione. Così anche stavolta, il medico dentista di Pompei, insieme a sua figlia Jasmine, prepara le valige e vola in Tanzania per mettere la sua professione al servizio dei meno fortunati.

«Per fine dicembre – spiega il dottor D’Ermo – sto organizzando la nuova missione, che durerà fino a metà gennaio. Chi vuole, può unirsi per portare il proprio contributo, anche piccolo. C’è bisogno di tutto. Anche le cure dentistiche, che per noi sono banali e di routine, in Tanzania possono contribuire a salvare vite umane. Ma servono anche cibo, materiali sanitari e medicinali. Ed anche sorrisi, che fanno sempre bene e aiutano a guarire».

La missione sanitaria e umanitaria in Tanzania è una esperienza speciale, sia per chi riceve un aiuto (fondamentale) e sia per chi lo offre. E per viverla non c’è bisogno di essere medici. Perché è vero che servono volontari e professionisti che possano apportare un aiuto concreto, ma è vero anche che c’è bisogno di tutto, quindi qualsiasi aiuto è ben accetto.

Tante missioni si sono susseguite negli anni, tutte autofinanziatesi dal dentista pompeiano. Ma davvero sembra non essere mai abbastanza. Di conseguenza, accade che in villaggi rurali dove la povertà è ai massimi livelli le persone non abbiano accesso ai medicinali né alle più banali cure mediche.

«A noi può sembrare incredibile» racconta il dentista di Pompei, «ma in quelle regioni povere come la Tanzania si può morire per delle semplici infezioni alla bocca che magari da noi si curano in pochi giorni. Si rischia la vita anche per una carie trascurata».

Ecco perché anche piccoli gesti, come un piccolo aiuto economico, o più grandi, come la presenza sul posto accanto ai bambini e ai meno fortunati, possono essere davvero fondamentali per salvare vite umane. Chiunque può contattare il dottor D’Ermo e trovare il modo di rendersi utile.

Si può contribuire alla raccolta fondi destinata alla missione e ci si può unire ai volontari per mettersi a disposizione dei piccoli pazienti del centro di riabilitazione: bambini con disabilità gravi che hanno bisogno sì di assistenza medica, ma anche di abbracci, sorrisi e compagnia. Info: Associazione “Africhiamo”, tel. 3381114128.

Marco Pirollo

Marco Pirollo

Giornalista, nel 2010 fonda e tuttora dirige Made in Pompei, rivista di cronaca locale e promozione territoriale.

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