Politica e urbnistica, Left Wing festeggia i 20 anni a Pompei
POMPEI. Rimettere la politica al centro delle città e le città al centro della politica fa parte di un preciso progetto di cultura politica alla base del un seminario organizzato da Left Wing a Pompei.
Si tratta di un’associazione di area Dem ma aperta al contributo del centro sinistra e della ricerca scientifica. Left Wing è stata creata nel 2003 per dare iniziativa propositiva ad un gruppuscolo di “sbandati” (reduci, militanti ed elettori delusi della Sinistra). Ora, nel ventennale della sua fondazione, le delusioni sono lo stesse di prima, le sconfitte anche di più.
È tempo di autocritica, a cui consegue l’animo della ripartenza perché è nei solchi più profondi che germoglia il seme della rinascita. Il piano del confronto è ancora una volta la verifica delle esperienze amministrative sui diversi territori
Esperienze rivisitate in dialogo con gli urbanisti nella valutazione di soluzioni di centralità innovative e funzionali al modello di sviluppo urbano, mentre sono dettate dalla necessità le misure creative pensate per superare il degrado delle periferie e l’isolamento dei centri minori.
È stata una felice intuizione quella di ripartire dalle problematiche urbanistiche a Pompei dove, lo ha ricordato Matteo Orfini, la città si formò, nell’antico, sull’esempio di Roma Imperiale. Si estese intorno allo spazio pubblico, avviando la prassi di riportare la politica nei canoni della Polis.
Il dibattito interno non prescinde dalle critiche di scelte operate nel governo del territorio, come è stato nel caso nel caso della legge regionale campana di semplificazione edilizia e rigenerazione urbana, dove la contestazione di errori di metodo precedono la necessità di rinnovare la prassi di governo del territorio.
Sono quelli illustrati i principali argomenti di un intenso weekend di dibattito a Pompei, sabato 2 e domenica 3 dicembre 2023. È beneaugurante la folta ed appassionata partecipazione di esponenti Dem ed altri personaggi autorevoli della Sinistra laica e radicale, specialmente amministratori comunali, rappresentanti istituzionali, dell’attivismo e del terzo settore.
Si è parlato di servizi urbanistici, consumo del suolo, problematiche delle periferie, fitti brevi, esodi forzati dai centri storici. Inoltre è stata affrontata la problematica dell’isolamento delle aree interne in Campania. Il tutto nel contesto del cambiamento climatico in atto e, per quanto riguarda l’organizzazione funzionale degli spazi urbani, l’inventario della strumentazione funzionale all’impiego dell’intelligenza artificiale nella graduale trasformazione dei grandi centri urbani (dove le risorse sono maggiori) in smart city.
Iniziativa che comporterà in parallelo la problematica di governare il cambiamento dovuto all’incremento dell’urbanizzazione dei centri maggiori. Gli amministratori comunali del Pd, a Napoli come altrove, stanno ponendo ogni resistenza possibile alle iniziative della destra di governo tendenti a scippare flussi finanziari decretati precedentemente col piano Pnrr.
In pari tempo il Governo sta allestendo un quadro normativo tendente tra l’altro decretare un graduale processo di criminalizzazione della povertà, mentre l’avanzamento della legge sull’autonomia differenziata suona come un ulteriore campanello d’allarme per il sistema dei servizi comunali (trasporto, scuola, sanità, ecc.) già precario nel meridione d’Italia.
I lavori del seminario sono partiti sabato nella splendida cornice di Bosco de’ Medici (apprezzata da tutti i convitati, non solo per la bellezza ambientale ma anche per la qualità dell’accoglienza) e si sono conclusi con la tavola rotonda tra il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il sindaco di Bari Antonio Decaro e il senatore Pd Francesco Verducci.
Domenica è stato apprezzato da tutti l’intervento del deputato Matteo Orfini. La sua pacata conversazione ha riguardato l’urgenza di mettere fine, in tutta Italia, al degrado delle case popolari, avviando una nuova iniziativa di politica urbana nelle comunità guidate dal centro sinistra con soluzioni illuminate da spiccate competenze scientifiche.
Le conclusioni della coordinatrice della segreteria nazionale del Pd Marta Bonafoni hanno riguardato le tematiche relative al superamento delle emergenze sociali (pandemia, guerre, crisi energetica, inflazione, tagli ai servizi sociali, ecc.). La consigliera regionale del Lazio, col racconto di episodi di violenza condivisi da attivista sociale impegnata nella difesa delle fasce svantaggiate, ha commentato la necessità di difesa dei più deboli con misure urgenti nel campo della sicurezza e dell’inclusione sociale.
Alla fine è stata una ventata di aria nuova per chi, nonostante le tante delusioni, spera ancora nella forza del riscatto basata sul dialogo con la cultura e la buona prassi politica. Purtroppo, in un consesso di così elevato profilo è mancato il contributo locale pompeiano da parte di chi avrebbe potuto commentare l’esperienza di una trasformazione urbanistica a Pompei gestita da due enti ferroviari (Eav e Rfi).
Per Pompei era presente il “frizzante” Alfonso Coccoli, giovane coordinatore del circolo Pd locale che ha espresso il calore dell’accoglienza locale ad un consesso di alto valore di cultura politica. Insieme ad Alfonso erano presenti alcuni esponenti del suo direttivo.