Truffa da 4mila euro ad un’anziana di Pompei: gli autori del raggiro hanno agito dall’Egitto

POMPEI. Incredibile ma vero. Un’anziana signora di Pompei ha subito nello scorso mese di agosto una truffa che è partita dall’Egitto. La vedova pompeiana, di origini bresciane, energica ed abbastanza avveduta, sapeva della programmazione della vacanza estiva del figlio, che dopo Ferragosto sarebbe partito con la famiglia per un periodo di vacanza in Egitto.

Qui, poco dopo l’arrivo, l’uomo è stato costretto a comprare una scheda Sim perché il cellulare non gli funzionava sulla rete internazionale ed ha avvisato la madre dell’iniziativa.

Qualche giorno, dopo la signora ha ricevuto un messaggio WhatsApp dal medesimo figlio che le ha chiesto un bonifico di 4mila euro, motivando l’inconsueta richiesta con la circostanza di aver incontrato problemi con la sua banca a cui aveva chiesto una rimessa urgente di euro per il medesimo importo, a causa di spese impreviste.

La donna, appena fu a conoscenza della necessità di denaro della famiglia del figlio, si è precipitata presso lo sportello bancario dove intrattiene il conto corrente, per disporre il trasferimento di denaro che le era stato richiesto. Notò, in quel caso, che il beneficiario dell’operazione non era il figlio, ma un residente egiziano.

Chiese il parere sull’inconsueta circostanza al cassiere della sua banca, il quale la rassicurò spiegandole che presumibilmente si trattava di un espediente per facilitare l’incasso dell’importo una volta pervenuto nella banca egiziana.

Passato un solo giorno, alla donna è arrivato un nuovo messaggio WhatsApp con una nuova richiesta di danaro da parte del figlio: questa volta di 10mila euro. L’anziana, un’insegnante in pensione, si è allora insospettita e ha chiesto immediatamente la conferma telefonica da parte della nuora con il suo cellulare, che invece era attivo sulla rete internazionale.

La verifica ha confermato il suo sospetto: non c’era stata nessuna richiesta di denaro da parte del figlio. Con questa iniziativa la signora pompeiana ha avuto la prova della truffa incredibile che era stata ordita ai suoi danni probabilmente in Egitto, da chi parlava la lingua italiana ed era a conoscenza di molte circostanze che riguardavano il figlio.

Alla fine la pensionata di Pompei ha ritenuto opportuno subire il danno senza reagire, allo scopo di aggravarne le conseguenze con inutili spese legali che non le avrebbero fatto recuperare il maltolto con un’azione giudiziaria internazionale.

«La mia unica consolazione allo sconforto che mi ha procurato questa triste vicenda – ha commentato l’anziana – è arrivata dal sostegno morale che mi è pervenuto da un vecchio amico di famiglia che ho incontrato poco dopo aver incassato la consapevolezza della truffa».

«Il caro amico del mio defunto marito – ha aggiunto – si è intrattenuto con me per consolarmi della brutta esperienza e confortarmi della tensione che mi aveva procurato per tutto il tempo necessario a sanare la ferita per la violenza morale e il danno economico».

Abbiamo ritenuto utile raccontare l’episodio, mantenendo l’anonimato della vittima della truffa, per metter sull’avviso gli anziani: per ordire truffe nei loro confronti si utilizza spesso l’espediente di annunciare pericoli incombenti sui figli (specie se vivono lontano), giocando in modo perverso sull’affetto sconfinato che si nutre nei loro confronti.

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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