Tutela legale dell’immagine di Pompei, Di Casola: «Noi andremo avanti senza paura»
POMPEI. «Noi andremo avanti nella nostra azione a difesa delle istituzioni con coraggio e senza paura». Così il consigliere comunale di minoranza Domenico Di Casola ha replicato – via social – al sindaco di Pompei che, di recente, ha annunciato di voler ricorrere alle vie legali per «difendere l’immagine della città e degli amministratori».
Tra gli esempi citati da Lo Sapio c’era proprio l’iniziativa di Di Casola che ad inizio agosto ha scritto al Prefetto di Napoli per chiedere l’invio a Pompei di una commissione d’accesso. «Non staremo a guardare – aveva detto il sindaco – chi vuole far passare la nostra per un’amministrazione di malfattori. In questa maggioranza e in questo consiglio comunale ci sono solo persone perbene che non hanno nulla a che vedere con la camorra».
Al riguardo arriva il chiarimento di Di Casola: «Il sindaco dice che intende applicare una delibera di giunta comunale approvata per colpire chi offende l’immagine di Pompei. Sul punto, chiarisco che sul problema dell’interferenza della camorra sulle istituzioni, mi sono limitato a trascrivere in una mia nota quanto scrive il gip di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia».
«E a questo punto – aggiunge – anche il Gip ed il Pm della Dda di Napoli dovrebbero essere attinti dalla delibera di giunta, visto che l’autorità giudiziaria è l’autrice. Ed io mi sono limitato ad informare il Consiglio comunale di Pompei, il Prefetto e il Governo, oltre che, doverosamente, la cittadinanza».
Di Casola avrebbe individuato la ragione di questa grave richiesta sulla base, tra le altre cose, di alcuni fatti emersi nell’ambito di una complessa indagine dei Carabinieri (peraltro ancora in corso) sull’attività a Pompei del clan Cesarano, e che lo stesso esponente della minoranza ha reso pubblici sulla sua pagina Facebook.
Sull’argomento, in conferenza stampa, il sindaco aveva ribadito: «Noi siamo tranquillissimi perché non abbiamo fatto niente di male e continueremo così. Ho creato tutti i presupposti per tenere fuori da Palazzo De Fusco il malaffare».
Ma le polemiche (a distanza, ma non troppo) tra i due esponenti politici continuano anche sul versante della sicurezza. Il primo cittadino in conferenza stampa ha annunciato una serie di misure che vanno dall’ampliamento dell’organico dei vigili, al rinnovamento del parco auto della Polizia Municipale e al rafforzamento della videosorveglianza.
Sull’argomento Di Casola commenta: «L’amministrazione è in ritardo sulla sicurezza. Diversi mesi fa abbiamo parlato di assumere personale, anche a tempo determinato, per la Polizia Municipale, e abbiamo parlato di videosorveglianza. Purtroppo, l’anno scorso si sono approvate in Consiglio comunale, con il solo voto contrario dell’opposizione, 9 variazioni di bilancio per gli eventi, ma nulla sulla sicurezza. Inoltre si provvede alle assunzioni fatte con due anni di colpevole ritardo».
«La sicurezza inizia dal tenere le strade illuminate di sera» conclude poi Di Casola, che cita l’esempio di Via Diomede. «La strada – dice – nei pressi dell’area archeologica di Villa Dei Misteri è al buio totale di sera, con turisti e residenti che devono utilizzare le luci del telefonino quando camminano a piedi in questa bellissima e suggestiva area di Pompei. L’assenza di illuminazione, segnalata da tempo dai tanti cittadini, contrasta con la politica sulla sicurezza».