Sicurezza a Pompei: ancora pochi interventi mirati per la periferia

POMPEI. Il sindaco di Pompei ha convocato mercoledì (30 agosto) la piazza mediatica sulle problematiche della sicurezza a Pompei, dove ai disagi notturni, creati dalla movida sul versante dell’ordine nel centro della città, si aggiungono i frequenti tentativi di scippi, borseggi e furti d’auto.

Intanto nella periferia lasciata nello stato di semi-urbanizzazione procede senza regole la mancanza di sicurezza e di numerosi servizi comunali. Basta un’iniziativa festaiola organizzata nella piazzetta di Messigno per far affermare al primo cittadino «Da questo momento tra centro e periferia di Pompei non esiste più differenza».

Ci vuole ben altro. Eppure se si legge la lista dei consiglieri di maggioranza sono nella maggior parte originari delle varie contrade satellitari della città degli Scavi archeologici e del Santuario della Madonna del Rosario.

A parte le iniziative di riorganizzazione urbanistica, che richiedono lungo respiro (che non rappresenta un alibi per l’immobilità), ci sono strade dove manca perfino l’illuminazione pubblica per proteggere i minorenni (specialmente le ragazze) dalle aggressioni notturne nei viali rurali non illuminati, i sabato notte, quando si rientra a casa tardi.

Sarebbe stato apprezzato da tanti agricoltori locali e dai residenti della periferia, che hanno delegato il consenso a collaboratori del Sindaco,  l’annuncio di un’iniziativa qualsiasi di riforma (anche se provvisoria) sulla durata della presenza (e regolare distribuzione) della polizia municipale sul territorio di Pompei.

Invece si è parlato quasi esclusivamente (a riguardo) della consistenza dei nuovi organici, i mezzi, le divise e quant’altro serve per ben figurare nei confronti del turismo. A parte la parata mediatica delle forze in campo, a quanto pare nulla dovrebbe cambiare rispetto all’isolamento precedente.

Bisogna comunque apprezzare i primi segnali di consapevolezza che si avvertono parlando con la gente sulle iniziative associative partite nei quartieri, dove si chiede sempre più spesso di contare anche oltre la campagna elettorale.

Il primo allarme sulla sicurezza urbana è stato lanciato da Italia Viva, come è stato riconosciuto dallo stesso sindaco di Pompei, e molti segnali fanno pensare che l’iniziativa potrebbe avere un seguito propositivo.

Alcuni consiglieri di maggioranza si muovono per un cambio di rotta, anche solo a livello sperimentale, anche perché lo sviluppo economico sta influenzando il progetto del modello urbanistico, suscitando flussi residenziali conseguenti ai nuovi assetti commerciali che sollecitano programmazioni adeguate dei servizi e una visione globale dell’ordine pubblico.

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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