Stop ad alcol e musica molesta: l’ordinanza del Comune per la movida sicura a Pompei
POMPEI. Un’ordinanza sindacale del Comune di Pompei ha decretato da ieri (10 agosto) e fino al 29 ottobre 2023, una serie di divieti riguardanti i consumi di alcolici e le emissioni sonore. In via Sacra, rinomata strada della movida notturna di Pompei, sede di numerosi baretti e ristorantini alla moda, ieri sera, primo giorno di applicazione dell’ordinanza sindacale di sicurezza e vivibilità urbana, non si sentiva volare una mosca.
Riguardo ai consumi di alcolici, l’ordinanza vieta il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nei luoghi pubblici, come le piazze, i parchi comunali e le stazioni ferroviarie. Lo stesso divieto vale anche per gli spazi aperti privati, come gli esercizi commerciali e le aree aperte e chiuse dei distributori automatici di bevande.
Ai bar, vinerie, gelaterie, pasticcerie, chioschi ed esercizi di somministrazione ambulante e ai ristoranti e alle pizzerie è consentito il consumo di bevande alcoliche ma esclusivamente ai tavoli o al banco di somministrazione.
È fatto divieto anche di emissioni sonore, dovute a concerti o altre manifestazioni musicali all’aperto, sia negli spazi pubblici che in quelli privati di pertinenza di esercizi pubblici di somministrazioni di cibi e bevande, salvo casi eccezionali autorizzati dal Comune di Pompei.
Le emissioni musicali sono consentite fino alle ore 24 dei giorni feriali all’interno degli esercizi pubblici di somministrazione di cibi e bevande che rispettano le norme che non consentono la trasmissione all’esterno dei rumori.
La movida serale è un’espressione della socialità giovanile che se da un verso ha agevolato l’economia locale, specialmente nel settore della ristorazione e del lounge, di molte località turistiche e non, sul versante opposto ha creato notevoli disagi per i cittadini residenti.
Inoltre le risse (specialmente tra giovani) dei fine settimana, a Pompei come nelle altre località della provincia di Napoli, impattano negativamente sulla sicurezza pubblica, imponendo controlli mirati alle forze dell’ordine, sempre più impegnate su questo versante.
La conseguenza è che si rischia di abbassare la guardia su altri gravi versanti come quelli della delinquenza comune (borseggi e furti di appartamento) e gli inquinamenti illegali (roghi di sterpaglie e spazzatura, depositi abusivi di rifiuti e discariche illegali).