Pompei, nuovi equilibiri politici: Di Casola denuncia “il tradimento” di due consiglieri di opposizione

POMPEI. L’iniziativa di abbandono delle fila d’opposizione da parte di Salvatore Caccuri e Mario Estatico (Italia Viva) che sono passati in maggioranza, ottenendo in contropartita l’inserimento nella giunta amministrativa di Pompei del portavoce regionale Marcello Lala, viene condannata con dure parole da Domenico di Casola, capo della coalizione che in campagna elettorale si è presentata contro l’attuale sindaco di Pompei.

«Sono venuti meno (riferito agli ex alleati) all’impegno preso con donne e uomini che avevano partecipato ad un progetto di rinnovamento e di contrasto alla vecchia politica, fatta di interessi personali, di alleanze con vecchi amici che, a fasi alterne, governano insieme o litigano, limitandosi a dare importanza solo ai numeri e alle poltrone, mai al futuro della Città» è il lapidario commento di Di Casola.

Quest’ultimo, dopo aver esordito guidando una formazione compatta all’opposizione contro la maggioranza che ha vinto le elezioni, ha dovuto subire progressivi cedimenti alla logica del potere da parte di una schiera di alleati, i quali, dopo una prima fase collaborativa con l’amministrazione in carica, hanno definitivamente cambiato casacca.

La critica fondamentale ha riguardato «l’assenza di qualsiasi contributo critico e senza alcun dibattito, proprio in una fase in cui l’amministrazione comunale di Pompei sta mostrando il peggio di sé  con lo spreco di ingenti risorse finanziarie per eventi inutili e costosi; con lavori pubblici eseguiti male».

Di Casola fa inoltre un esplicito riferimento a «discutibili concorsi pubblici» e ribadisce ancora una volta la «pessima progettazione Eav» da cui, secondo lui, deriva anche «un grave pericolo per la sicurezza» dei pompeiani.

Ecco perché (sempre secondo Di Casola) «sostenere la vigente amministrazione comunale è una decisione grave per la comunità pompeiana» mentre Di Casola e i restanti alleati (Angelo Calabrese, Luisa De Angelis e Alberto Robetti) restano con dignità fermi nel ruolo che è stato deciso dal corpo elettorale.

«Mentre noi lavoravamo per la trasparenza e il cambiamento loro hanno lavorato per una poltrona» ha concluso Di Casola, che nella disamina della situazione politica attuale di Pompei ha ribadito il suo ostinato impegno «nell’isolare il male che si annida nelle istituzioni cittadine e nella macchina comunale».

Il capogruppo della fazione Pd in consiglio comunale sostenuta dal direttivo del circolo pompeiano (che si è posto in opposizione all’amministrazione) non ha mancato di menzionare nella maggioranza «timidi segnali che vanno nella direzione del dialogo» anche se è stato costretto ad ammettere che «purtroppo, vengono ridicolizzati dall’ultima operazione» trasformista.

L’impegno del risoluto Di Casola resta quello di prima. «Lavoreremo per portare nelle istituzioni la voce e i problemi dei cittadini, dei giovani, degli operatori economici, di chi è in difficoltà, e lotteremo sempre di più per la legalità, per una Pompei inclusiva per i giovani, restando contrari ad ogni forma di limitazione della libertà di espressione e di critica».

Resta, per completezza, da annoverare Raffaele Marra tra i consiglieri ufficialmente schierati con l’opposizione, dal momento che è stato ignorato da Di Casola. «Faccio un’opposizione costruttiva nell’interesse della città» ha dichiarato il consigliere comunale di Fratelli d’Italia che (come Caccuri e Estatico) ha votato in passato diverse delibere di maggioranza, con orientamento opposto rispetto a quello di minoranza.

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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