Nella Pompei antica si coltiva l’orzo secondo il culto di Cerere

POMPEI. I giardinieri dell’impresa che normalmente curano la manutenzione del verde del Parco sono stati impegnati ad inizio luglio nella mietitura delle spighe di orzo nel giardino della Casa di Cerere.

Il giardino è stato realizzato nel 2022 nel culto di Cerere, dal momento che in un cubicolo della casa è stato rinvenuto un busto di terracotta della dea Cerere, dea della fertilità, che presiede ai cicli della natura e protegge l’agricoltura e il lavoro della terra.

La maturazione dell’orzo (Hordeum vulgare) e le spighe della casa di Cerere hanno assunto proprio in questi giorni il biondo colore dell’oro, inducendo al direzione del Parco Archeologico a portare avanti il rituale della produzione dell’orzo in tutti i processi con gli operai della manutenzione, dal momento che non è stata ancora appaltata una partnership per la creazione di un’azienda agricola negli spazi dedicati del Parco.

La mietitura è stata praticata con le stesse tecniche in uso nell’antica Pompei. Vale a dire a mano, utilizzando esclusivamente falcetti per  recidere le piante o alla loro base o alla metà dello stelo o, ancora, recidendo la spiga dallo stelo.

La fase successiva alla mietitura è quella della raccolta delle spighe in covoncini, in modo da agevolare il loro trasporto al vivaio della Casa di Pansa, dove viene fatta la trebbiatura manuale. Vale a dire l’attività conclusiva che consiste nella separazione dei chicchi d’orzo dalla paglia e dalla pula.

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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