Celebrata la solennità di San Paolino di Nola, patrono degli Scavi di Pompei
POMPEI. Nella solennità di San Paolino Vescovo di Nola, patrono del sito archeologico di Pompei e patrono secondario della Campania è stata celebrata la Santa Messa con i dipendenti ed ex dipendenti della Soprintendenza (oggi Parco Archeologico) di Pompei.
La celebrazione eucaristica alle ore 9:30 è stata presieduta dal cappellano don Enrico Gargiulo, che subito dopo la celebrazione eucaristica ha benedetto i pani. La benedizione rievoca il gesto antico di San Paolino, il quale benediceva e distribuiva il pane, come segno di unità e condivisione. Ogni domenica nella cappella interna al Parco Archeologico, alle ore 9.30, si celebra la Santa Messa.
Don Enrico durante l’omelia ha ricordato il Santo di Nola, nato a Burdigala (Bordeaux), in Francia, nel 355. Discendente da una ricca famiglia patrizia romana, in cui il padre era funzionario imperiale e favorito nella carriera politica da amicizie altolocate, divenne “consul suffectus”, cioè sostituto, e governatore della Campania.
Incontrò il vescovo Ambrogio di Milano e il giovane Agostino di Ippona, dai quali fu avviato alla fede cristiana. Ricevuto il battesimo verso i 25 anni, durante un viaggio in Spagna conobbe e sposò Therasia. Dopo la morte prematura dell’unico figlioletto, Celso, entrambi si dedicarono interamente all’ascesi cristiana, sul modello di vita monacale orientale.
A Nola, poi, diede inizio alla costruzione di un santuario, ma si preoccupò anzitutto di erigere un ospizio per i poveri, adattandone il primo piano a monastero, dove si ritirò con Therasia e alcuni amici. Nel 409 fu eletto Vescovo di Nola. Morì a 76 anni, nel 431.