Querelle parcheggi a Pompei, Di Casola: «Chiesti 25 euro per una sosta di 4 ore»
POMPEI. Il consigliere di opposizione, Domenico Di Casola, ha ripreso con maggiore veemenza la campagna che conduce da tempo contro la «gestione opaca» dei parcheggi a Pompei, dovuta peraltro, secondo lui, agli oneri eccessivi e alla proroga reiterata del servizio.
La querelle riguarda «il sospetto di favoritismi elargiti dall’esecutivo pompeiano con discutibili delibere sui tempi e modi di attribuzione del servizio parcheggi pubblici a Pompei». Le critiche maggiori vanno alle decisioni di proroga del servizio alla società Publiparking, dopo «la proroga oltre misura con conseguente danno erariale».
L’aggio applicato alle entrate comunali per occupazione di aree pubbliche della sosta a pagamento del 48% appare eccessivo a Di Casola e colleghi di minoranza. Secondo loro, nel nuovo contratto d’appalto, l’aggio dovrebbe essere inferiore al 25%.
Ne consegue che i maggiori costi dovuti all’aggio eccessivo, sommati a quelli derivanti dal ritardo del nuovo bando di gara del nuovo appalto, starebbero procurando «un insostenibile danno erariale alla comunità pompeiana» secondo Di Casola e compagni.
Ieri (6 giugno) Di Casola ha postato la notizia sui social che per un parcheggio auto di 4 ore in piazza Falcone e Borsellino il parcometro avrebbe staccato un ticket di 25 euro.
«Stiamo scherzando? – scatta dalla poltrona dello studio il combattivo oppositore del sindaco di Pompei (immaginatevi la scena, nda) – Sono solo i primi giorni in cui è entrato in servizio il nuovo sistema di parcheggio, che avrebbe dovuto essere altamente automatizzato, dopo settimane di lavori» spiega ai pompeiani il consigliere.
«E se il buongiorno si vede dal mattino…» ha poi commentato, aggiungendo: «Già la gestione dei parcheggi è opaca, evidentemente non basta tutto ciò! Basta con tale mediocrità, noi siamo Pompei».
Evidentemente Di Casola è preoccupato per la pessima immagine che la città rischia di riportare presso il ceto turistico. Bisognerà in ogni caso verificare se si tratta effettivamente di una richiesta di pedaggio ingiustificata o di un guasto alla macchinetta automatica di piazza Falcone e Borsellino da sostituire con urgenza.