Il Santuario di Pompei è un edificio di culto “cardio-protetto”

POMPEI. Il Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei è tra i santuari più visitati in Italia. Un luogo di culto che accoglie oltre 2 milioni di visitatori ogni anno.

Il Santuario, meta di innumerevoli pellegrinaggi durante l’anno, lo è in particolare nei mesi che vanno da maggio a ottobre. Perciò si è scelto, simbolicamente, questo periodo dell’anno, per dar vita alla messa a punto del nuovo progetto di cardioprotezione dell’intero ente religioso.

Un ampio progetto, curato dalla società Auexde di Napoli. Durante un approfondito sopralluogo, sono stati valutati tutti gli aspetti funzionali ed estetici per assicurarsi che i dispositivi salvavita fossero perfettamente integrati e visibili.

Il primo defibrillatore è stato collocato proprio all’ingresso del complesso, per poi proseguire con la sacrestia, la portineria, la biblioteca, la casina, la falegnameria e le sale Trapani e De Fusco. Oltre 6.000 metri quadri assicurati per il pronto intervento in caso di arresto cardiaco improvviso.

La devozione mariana del Santuario di Pompei non si limita al territorio italiano. Milioni di fedeli giungono da tutto il mondo per partecipare al rito della “Supplica alla Madonna di Pompei”.

Il culto legato al Santuario, che risale a 150 anni fa, è tenuto vivo non solo qui, ma anche in altre chiese del mondo dedicate alla Madonna di Pompei: New York, Providence, Chicago e Lancaster negli Stati Uniti d’America; a Vancouver e Montréal in Canada; In Argentina, Venezuela, Brasile ed Uruguay nell’America Latina. Questo luogo di culto è anche stato pellegrinaggio di tre Papi: Giovanni Paolo II nel 1979 e nel 2003; Benedetto XVI nel 2008, Francesco nel 2015.

Cardio-proteggere una struttura così ampia e così frequentata è stata una scelta etica ammirevole, perché il benessere dello staff e dei fedeli non debba mai essere compromesso. I defibrillatori sono stati installati in una teca allarmata altamente funzionale e di design, proprio per rendere gradevole la loro presenza.

La rivoluzionaria teca fornita migliora l’efficacia del defibrillatore al suo interno, grazie alla connettività on-line 4G, che riduce i tempi di risposta e massimizza le possibilità d’intervento rapido. In questo modo, i defibrillatori installati sono monitorati da remoto e accessibili 24 ore su 24, garantendo un sistema salvavita sostenibile ed efficace.

Tutti i dispositivi salvavita installati sono stati corredati da un pannello segnaletico personalizzato, ben visibile ma che non distoglie l’attenzione del visitatore dalla sacralità del luogo. A completamento del progetto, sarà effettuato dall’azienda fornitrice, il training tecnico al fine di rendere familiare e consapevole l’utilizzo del defibrillatore automatico esterno (dae) non solo a tutti i 120 dipendenti, ma su base volontaria anche a sacerdoti, religiosi e religiose.

I defibrillatori semiautomatici esterni, sono strumenti autonomi. Sono semplicissimi da utilizzare, perché il soccorritore è supportato dalla voce guida che indica i passaggi da compiere. Inoltre, proprio per l’autonomia del defibrillatore nella diagnosi cardiaca, il soccorritore è esente da qualsiasi responsabilità.

Marco Pirollo

Marco Pirollo

Giornalista, nel 2010 fonda e tuttora dirige Made in Pompei, rivista di cronaca locale e promozione territoriale.

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