Sangue dalle gengive: un segnale da non ignorare. Ecco quali malattie può indicare

POMPEI. Può accadere, mentre ci si lava i denti oppure mentre si addenta qualcosa, magari un po’ di pane, di notare un una piccola fuoriuscita di sangue dalle gengive. È una situazione abbastanza comune e sarà capitato a tutti. Ma se è vero che non bisogna allarmarsi, è altrettanto vero che si tratta di un segnale che non va trascurato, in particolare se si ripresenta spesso nel tempo.

Al riguardo ne parliamo con il dottor Fausto D’Ermo, medico dentista di Pompei, a cui abbiamo chiesto qualche delucidazione e, soprattutto, qualche consiglio su come comportarsi in caso di insorgenza di questo fenomeno, che può essere anche molto fastidioso.

Dottore, partiamo col dire cosa si intende per sanguinamento gengivale.
«Il sanguinamento gengivale si riferisce al sangue che fuoriesce dalle gengive durante la spazzolatura dei denti, il passaggio del filo interdentale o in altri momenti in cui si stimolano le gengive, ad esempio mentre mangiamo. Tuttavia, in alcuni casi, può verificarsi spontaneamente, senza alcuna stimolazione, a causa di infiammazioni o infezioni alle gengive».

Più nel dettaglio, quali sono le cause possibili?
«Nei casi più comuni, il sanguinamento gengivale può derivare da una spazzolatura dei denti eccessiva o troppo vigorosa, che può irritare le gengive e causare sanguinamento. È importante spazzolare i denti delicatamente ma in modo efficace per prevenire danni alle gengive. Anche l’utilizzo di filo interdentale può causare sanguinamento se viene utilizzato in modo scorretto. In casi particolari, invece, può essere causato dall’uso di farmaci anticoagulanti, da carenza di vitamina K (che aiuta la coagulazione) o da cambiamenti ormonali (ad esempio durante la pubertà, la gravidanza e la menopausa). Nei casi più seri, invece, può essere un campanello d’allarme per vere patologie dentali, come la gengivite e la parodontite».

In questi casi, qual è la causa del sanguinamento delle gengive?
«La fuoriuscita di sangue può essere un sintomo di malattie gengivali come la gengivite o la parodontite. Queste malattie sono causate da batteri che si accumulano sulla superficie dei denti e delle gengive, formando la placca batterica. Se non trattata, la placca può portare all’infiammazione delle gengive e alla distruzione del tessuto gengivale e osseo circostante. Ecco perché il sanguinamento gengivale non dovrebbe essere ignorato, poiché può indicare la presenza di una malattia gengivale in corso. Un dentista può valutare la gravità del sanguinamento gengivale e determinare se sono necessari ulteriori trattamenti».

Cosa fare allora se si nota la comparsa del sangue?
«Va chiarito che nonostante il sanguinamento, è importante continuare a mantenere una buona igiene orale, quindi lavare delicatamente i denti almeno due volte al giorno. Un collutorio antimicrobico, inoltre, può aiutare a prevenire l’accumulo di batteri in bocca e ridurre l’infiammazione delle gengive. E ancora: evitare cibi duri o croccanti e ridurre il consumo di alcol e tabacco. Ma se il sanguinamento gengivale persiste o è frequente, è importante consultare un dentista. Il dentista può determinare la causa del sanguinamento e prescrivere un trattamento adeguato, se necessario».

Per tutto il mese di maggio lo studio dentistico del dottor Fausto D’Ermo effettuerà uno screening gratuito dedicato alla salute delle gengive.

Info:
Studio Odontoiatrico Dr. D’Ermo Fausto
Pompei – Via Parroco Federico 27
Tel. 3381114128

Marco Pirollo

Marco Pirollo

Giornalista, nel 2010 fonda e tuttora dirige Made in Pompei, rivista di cronaca locale e promozione territoriale.

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