“Sogno di Volare” tra archeologia, scuola e teatro: presentata a Pompei la seconda edizione
POMPEI. L’attualità della comicità di Aristofane (autore interpretato sistematicamente per la prima volta nel teatro contemporaneo) è uno dei tanti temi di grande interesse emerso nella conferenza stampa che ha visto Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei, vero e proprio mattatore, entusiasmato per il successo che sta riportando “Sogno di Volare”, un’iniziativa meritevole sia sotto il profilo etico che teatrale.
Alla fine, se non punta a coinvolgere positivamente il territorio circostante con l’espediente della valorizzazione della sua componente sociale giovanile, con l’organizzazione di corsi formativi per professioni affascinanti e/o motivandoli con esperienze positive, che solo la cultura (come il teatro e l’archeologia) possono proporre, a che cosa dovrebbero servire i musei?
Zuchtriegel ha messo una grande passione nel racconto dell’esperienza positiva conseguita con l’iniziativa “Sogno di Volare” dell’anno scorso. Con le sue parole è entrato in empatia con un uditorio che risuonava della vivacità dei giovani presenti.
In particolare quando ha fatto vibrare le corde del suo animo nella diffusione della musica della speranza, frutto della consapevolezza basata sulla positività di un progetto che ha riscontrato oggettivamente risultati e consensi superiori alle più ottimistiche previsioni.
Il direttore del Parco Archeologico ha dichiarato che il taglio dei finanziamenti per la rassegna campana estiva non coinvolgerà lo spettacolo teatrale negli Scavi di Pompei che vede protagonisti 120 studenti/attori del territorio vesuviano il 27 e 28 maggio 2023.
Resta in piedi il sostegno del Mercadante (unico teatro nazionale del Sud) all’iniziativa del Parco Archeologico. Anzi, proprio riguardo la rassegna teatrale estiva a Pompei, è stata ribadita la speranza che possano essere trovate forme di finanziamento alternative a quelle oramai tradizionali che sono state quest’anno negate dalla Regione Campania.
Sempre relativamente all’organizzazione dell’iniziativa: la squadra vincente non si cambia. Ne consegue che resta in piedi la partnership organizzativa dell’anno scorso (RavennaFestival, Teatro delle Albe/Ravenna, Teatro di Napoli-Teatro Nazionale e Giffoni film festival, frutto di un protocollo d’intesa con l’ufficio regionale scolastico della Campania).
Resta parimenti confermata la regia impareggiabile di Marco Martinelli insieme all’accompagnamento delle musiche di Ambrogio Sparagna e gli effetti luminosi di Vincent Longuemare, mentre la sponsorizzazione di American express porta verso l’autonomia finanziaria l’iniziativa formativa.
Alcuni studenti quest’anno apprenderanno anche la professione di cineoperatore con il tutoraggio di esperti del settore. Produrranno mini-documentari su alcuni cantieri di restauro di un sito archeologico che vanta peculiarità uniche al mondo. Segno che l’iniziativa comincia a camminare sulle sue gambe alimentando progressivamente la fiducia della comunità civile circostante.