Pompei, polemiche sull’illuminazione artistica di via Sacra. Di Casola: «Inutile e fatta male»

POMPEI. Era stata progettata allo scopo di esaltare il primato nella movida pompeiana di via Sacra, l’illuminazione artistica sui marciapiedi che proietta la luce dal basso in alto nell’ambito dello spazio urbanistico di Pompei, caratterizzato dalla presenza di ristorantini e baretti rinomati, accostati l’uno all’altro con un seguito di sedie e tavoli, affollati principalmente da giovani.

È finita che l’iniziativa ha acceso un dibattito in cui le critiche sono state avviate non solo dalla corrente politica contraria alla maggioranza di governo di Pompei, ma anche da alcuni fruitori del provvedimento (commercianti della strada).

Inoltre diversi pompeiani hanno lamentato fastidi agli occhi perché la predisposizione dei faretti non sarebbe idonea, con la conseguenza di produrre l’accecamento dei passanti.

«Pervengono diverse segnalazioni di problemi alla vista da parte di persone che attraversano via Sacra. I fastidi sarebbero causati dai faretti, fatti passare per illuminazione artistica in via Sacra. Come dire, si dovevano spendere 125mila euro, si doveva accontentare qualcuno» ha fatto presente Domenico Di Casola che ha avuto, se non altro, il merito di mettere la faccia su un argomento “scottante”, che è diventato improvvisamente di portata generale, dal momento che finora nessuno l’aveva reso pubblico, preferendo il pettegolezzo alla civile denuncia.

«Gli stessi operatori turistici di via Sacra hanno riscontrato criticità per i loro clienti. Basta con il silenzio, è arrivato il momento di denunciare il saccheggio alle  casse del Comune di Pompei» ha fatto sapere Di Casola ribadendo che «Un faretto accecante non può passare per illuminazione artistica».

L’iniziativa del consigliere Di Casola era partita con un post in cui veniva denunciato lo spreco di 125.000 euro per una «inutile illuminazione» con faretti in via Sacra. Iniziativa che peraltro, secondo Di Casola,  sarebbe stata eseguita male, anche se regolarmente liquidata dal Comune di Pompei.

«Cosa c’è di artistico in tale opera?» dice il capogruppo di opposizione, che fa presente il completo abbandono delle periferie. Fontanelle, per esempio, sta ricordando continuamente al sindaco di Pompei, l’impegno previsto nel programma elettorale di creare una piazzetta per il ritrovo della comunità locale.

«Ci sono tanti luoghi del centro e della periferia di Pompei che meritano maggiore attenzione» ha detto Di Casola: si parte dall’allagamento delle strade a cui segue un elenco di  servizi carenti o del tutto mancanti, come l’assenza di illuminazione, la sicurezza e la mancanza di parcheggi.

Tornando all’illuminazione artistica di via Sacra (oramai diventata famosa) è sempre Di Casola a ricordare che i fondi sono stati reperiti sulla base della circolare n. 6 del 17 gennaio 2022: “Assegnazione ai comuni di contributi per investimenti finalizzati alla manutenzione straordinaria delle strade comunali, dei marciapiedi e dell’arredo urbano”.

Ora, l’opera realizzata con i fondi programmati non risponderebbe ai criteri fissati dalla circolare ministeriale con cui sarebbe stato erogato un contributo di 125.000 euro per il 2022, ed uno di 62.500 euro per il 2023.

Una delibera di giunta comunale ha approvato il progetto “Riqualificazione marciapiedi di via Sacra con realizzazione di una illuminazione artistica” per l’importo di 125.000 euro in data 8 dicembre 2022. Sarebbero pervenute a Di Casola diverse (e autorevoli) segnalazioni per denunciare che la predetta opera pubblica non sarebbe «a regola d’arte ed eseguita con materiale scadente».

«Il direttore dei lavori ne avrebbe attestato l’esatta esecuzione allo scopo evidente di conseguire un risparmio che, se confermato, se ne dovrebbe conoscere la destinazione» ha dichiarato Di Casola, che fa fatto notare che anche il rifacimento del manto d’asfalto, in molti casi, non risulta conforme al capitolato.

«Il risparmio di spesa per lo spessore d’asfalto delle strade inferiore di almeno un centimetro rispetto al capitolato, quale destinazione avrebbe?» ribadisce Di Casola, il quale ha fatto presente che «i lavori pubblici non eseguiti a regola d’arte e con materiale scadente comportano danno alle casse comunali».

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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