Servizio sosta a pagamento a Pompei: scatta l’interrogazione dell’opposizione

POMPEI. Riprende la bagarre tra maggioranza e opposizione che riguarda il sospetto di favoritismi, originato dall’esecutivo pompeiano con discutibili delibere sui tempi e i modi di attribuzione del servizio parcheggi pubblici a Pompei, attualmente in carico alla società Publiparking, dopo che il servizio medesimo era stato prorogato oltre misura con conseguente danno erariale.

Un ulteriore danno nascerebbe dalla nuova delibera n. 275, approvata il 28 dicembre 2022 dall’esecutivo di Palazzo De Fusco, senza tener conto dei pareri che risultano dai verbali della commissione consiliare Bilancio e Patrimonio.

A riguardo hanno fatto notare i consiglieri De Angelis, Di Casola e Robetti, presentatori di una interrogazione e diffida in argomento: “Se il servizio scadeva il 31 dicembre del 2022, perché la delibera è stata votata solo tre giorni prima, e non sei mesi, come si opera nel rispetto delle regole di una corretta e trasparente gestione di bilancio?”.

L’attuale rapporto contrattuale tra Comune di Pompei e Publiparking, “già in fase di scadenza a fine 2021 e indebitamente prorogato oltre misura”, prevede per le casse comunali “un introito minore a quello di mercato” dal momento che l’articolo 3 del contratto, stipulato in data 3 giugno 2014 tra il Comune di Pompei e la Publiparking s.r.l., stabilisce un aggio “applicato alle entrate comunali derivanti dalla occupazione di aree pubbliche destinate alla sosta a pagamento del 48%”.

Ora, hanno fatto notare i summenzionati esponenti dell’opposizione, nell’interrogazione presentata dopo la diffida per la seconda proroga rilasciata a Publiparking, l’entità di aggio fu stabilita nel primo contratto d’appalto, sulla base del piano economico-finanziario, formulato su dati presunti che, alla luce dei fatti, ha rivelato dati statistici molto superiori a quelli previsti.

Considerazione che rende penalizzante per il Comune un aggio al 48% in favore della società affidataria, protratto a contratto scaduto, considerato che dal dibattito della Commissione Bilancio risulterebbe che un aggio del 25% è stato frequentemente messo in discussione in Comuni di pari dimensioni di Pompei.

I costi derivanti dal maggior aggio riconosciuto alla Publiparking e quelli dovuti al ritardo nel rinnovo della gara d’appalto, secondo l’interrogazione dei consiglieri comunali, “stanno procurando un insostenibile danno erariale alla comunità pompeiana”.

A questo punto, l’interrogativo che i consiglieri comunali di opposizione di Pompei intendono condividere con i contribuenti pompeiani è: “Perché si consente alla società detentrice del servizio di parcheggio nel Comune di Pompei di continuare a beneficiare di un aggio così elevato?”.

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

Un pensiero riguardo “Servizio sosta a pagamento a Pompei: scatta l’interrogazione dell’opposizione

  • 27 Ottobre 2023 in 14:57
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    Una delle tante assurdità di questa Interservizi unitamente alla Polizia Locale, è quella di non concedere più il permesso di sosta gratuita ai residenti (che non posseggono box auto) se nella loro strada di residenza non ci sono le strisce blu, contrariamente a quanto prescritto nel relativo Regolamento, ignorano la richiesta del cittadino anche se inviata via PEC. , non autorizzano e non danno alcuna risposta in merito.

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