Lavori pubblici a Pompei: chiesta una commissione di controllo e verifica
POMPEI. È tempo di fare i collaudi dei lavori pubblici appaltati dalla Regione Campania, come via Lepanto e via Crapolla prima e seconda, mentre per quanto riguarda l’iniziativa comunale con fondi propri (ovvero sottoscrivendo un mutuo della Cassa Depositi e Prestiti) l’esatta esecuzione dei lavori è stata attestata dallo stesso Rup man mano che sono stati consegnati i lavori. Lo stesso ragionamento vale per il restauro e messa in sicurezza di alcune scuole.
La posizione della minoranza, espressa a riguardo dal capogruppo Domenico Di Casola, è di proporre in consiglio comunale la delibera di costituzione di una commissione di controllo e verifica dei lavori pubblici già ultimati, di quelli in corso e degli altri che saranno avviati a breve con fondi già deliberati o del Pnrr.
La presidenza di detta commissione, trattandosi di una commissione di controllo, dovrebbe (secondo Di Casola) essere affidata ad un esponente di minoranza.
Di Casola ha fatto presente che in questi due anni di amministrazione targata Lo Sapio ha inviato in Prefettura e alla Procura della Repubblica del Tribunale di Torre Annunziata una serie di dossier contenenti osservazioni dettagliate e comprovate da precisi riferimenti.
Notizie divulgate anche nei vari consigli comunali, quando sono state commentate e dibattute le risposte dell’amministrazione comunale di Pompei alle sue numerose interrogazioni.
Le sue osservazioni critiche si riferiscono, nella maggioranza dei casi, alla maldestra esecuzione dei manufatti ed in altri casi riguardano il danno patrimoniale arrecato alla comunità pompeiana a causa dell’utilizzo di materiali (e/o procedimenti tecnici) più scadenti di quelli previsti nel capitolato d’appalto.
Per quanto riguarda il compito di orientamento e controllo dell’Ufficio Tecnico del Comune di Pompei (e dei dirigenti che si sono succeduti nella sua direzione) tutti hanno potuto apprendere, dai comunicati politici e dagli apprezzamenti espressi dal vivo, specie dai consiglieri Di Casola e Alberto Robetti, nel corso dei dibattiti di consiglio in aula, la cattiva opinione che ne ha la minoranza.
Del resto c’è tutto un seguito di osservazioni concrete sull’esecuzione dei lavori e sulla correttezza (e trasparenza) degli iter procedurali adottati dalla burocrazia di Palazzo durante i lavori.
Abbiamo ripreso, sulla base delle considerazioni e propositi dei diretti interessati, i motivi fondamentali alla base della proposta di costituzione di una commissione di controllo sui lavori pubblici che sul piano politico sarà probabilmente apprezzata dai pompeiani per le buone intenzioni che sono a monte dell’iniziativa.
Sul piano concreto, invece, l’iniziativa di Di Casola e compagni ha scarse probabilità di attrarre il voto dei consiglieri comunali di maggioranza, che già nelle precedenti iniziative della stessa natura hanno respinto ipotesi di condivisione di iniziative politiche concrete allo scopo di mantenere inalterata l’autonomia della loro iniziativa.