Pompei, patto tra Procura e Parco archeologico contro gli abusi edilizi

POMPEI. Un protocollo d’intesa è stato firmato tra diversi poteri (e funzioni) dello Stato allo scopo di favorire gli iter di demolizione di opere abusive nei luoghi di storia e di cultura nell’ambito vesuviano, a presidio del sito Unesco di Pompei.

Sostenere il ripristino della legalità, violata dagli abusi edilizi su territori e paesaggi dal grande valore storico-archeologico e ripristinare le condizioni originarie (o eliminare il degrado) da luoghi di storia e archeologia ai fini della tutela, della conservazione e della valorizzazione dei beni culturali dell’area vesuviana.

È questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa firmato il 26 gennaio 2023 tra il direttore generale del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, il procuratore generale della Procura di Napoli, Luigi Riello, l’avvocato generale della Procura di Napoli, Antonio Gialanella e il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso, allo scopo di procedere con efficacia alla demolizione giudiziale di immobili abusivi nelle aree della buffer zone del sito di Pompei.

La firma del protocollo consentirà ai poteri giudiziari (generale e locale) di demolire opere abusive e ripristinare con maggiore celerità i luoghi tutelati da vincolo archeologico e paesaggistico, grazie ai finanziamenti per la demolizione da parte del Parco Archeologico, che interviene a sostegno di altri enti preposti, come il Comune di Pompei e/o il Fondo per le Demolizioni presso la cassa Depositi e Prestiti.

Detta convenzione si inserisce in precedenti accordi di contrasto al saccheggio e al traffico di opere d’arte e di reperti archeologici depredati, grazie al tempestivo e reciproco scambio di informazioni, a sostegno di un’attività congiunta di controllo dei siti archeologici oggetto di scavo clandestino.

«Gli abusi edilizi in aree di interesse culturale rappresentano non solo un’infrazione di legge, a partire dall’art. 9 della Costituzione a tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione» dichiara il direttore di Pompei, Zuchtrigel.

«Ogni abuso edilizio intorno ai siti culturali – ha aggiunto – è anche una mancata occasione di sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio e della comunità che ci vive. Pertanto la società civile e le istituzioni devono essere compatte, per non precludere un futuro a territori dotati di una potenzialità unica nel mondo».

«Questo ulteriore protocollo sancisce la proficua sinergia con il Parco archeologico di Pompei nel contrasto ad ogni forma di illegalità»: così il Procuratore della Repubblica Fragliasso.

«E dimostra – ha proseguito – che solo in uno scambio reciproco di competenze e mezzi le Istituzioni possono raggiungere risultati concreti nella salvaguardia del patrimonio archeologico nazionale e la giusta dignità ai territori e ai cittadini attraverso il ripristino della legalità e il riconoscimento del loro valore culturale».

«In una regione in cui oltre il 64% degli immobili è abusivo – sottolinea il Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Napoli, Luigi Riello – la sottoscrizione di questo protocollo d’intesa finalizzato a finanziare le demolizioni dei manufatti illegittimamente edificati nel perimetro del Parco significa aver concretizzato un virtuoso ed importante esempio di sinergia istituzionale, con l’effetto di meglio preservare e migliorare un territorio di straordinaria bellezza che costituisce una rara preziosità nel mondo».

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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