Trasparenza e anticorruzione al Comune di Pompei: il nuovo incaricato è il dirigente Sorrentino
POMPEI. Il dirigente del secondo settore del Comune di Pompei, il dottor Raimondo Sorrentino, è stato nominato dal sindaco, Carmine Lo Sapio, responsabile della Trasparenza con decorrenza 19 gennaio 2023.
È stato, pertanto, incaricato a predisporre il piano della prevenzione della corruzione e della trasparenza (Prct). Fino alla summenzionata data di conferimento dell’incarico a Sorrentino l’incarico è stato svolto dal segretario generale del Comune di Pompei, Vittorio Martino.
Difatti la normativa prevede, a riguardo, che l’incarico di responsabile della trasparenza e anticorruzione venga assegnato di norma al segretario comunale o, comunque, al dirigente apicale del personale amministrativo comunale.
Considerato però che, nel caso specifico del Comune di Pompei, il segretario generale già è gravato, ad interim da più di un anno, anche dal compito di dirigente del primo settore (Affari Generali) e, considerato che l’attività di trasparenza è incardinata sul secondo settore, il cui dirigente è il citato Sorrentino, allo scopo di facilitare il compito di controllo della corretta applicazione della normativa su trasparenza e anticorruzione, è stato ritenuto opportuno conferirgli anche la responsabilità di detto compito.
Effettivamente gli argomenti “corruzione e trasparenza” sono tra i più sensibili nel dibattito politico amministrativo degli enti comunali (e non solo) e la loro corretta applicazione viene frequentemente richiamata nella cronaca politica dei media (carta stampata e tv) e nei commenti sui social della popolazione che forma il corpo elettorale.
Nello specifico, nei due anni di attività della vigente amministrazione comunale di Pompei, è stato rilevato che non sono stati regolarmente pubblicati nell’albo pretorio gli avvisi di convocazione delle commissioni consiliari, dal momento che per esse sono previste gli stessi modi e le medesime procedure dei consigli comunali.
Allo stesso modo sono state registrate lamentele da parte di operatori della comunicazione a cui è stata vietata (nonostante fossero regolarmente accreditati) la libera ripresa video dei dibattiti in consiglio comunale.
È nella convinzione di molti che la nuova formula organizzativa prevista per la macchina burocratica del Comune di Pompei, con l’individuazione di un dirigente motivato e preparato, consentirà maggiore impulso alle procedure di trasparenza degli atti e delle procedure deliberative.
Come le commissioni consiliari, che sono propedeutiche alla redazione delle delibere dei consigli comunali plenari del centro vesuviano.
Allo stesso modo, la pratica delle libertà civili, assicurate dalla trasparenza nell’interesse generale della popolazione residente, ne migliorerà l’immagine e la considerazione esterna nel contesto civile e democratico del Paese. “Libertà non è uno spazio libero – cantava Giorgio Gaber – Libertà è partecipazione”.