Pompei ha autorizzato i falò di Castellammare: «La camorra si combatte facendo rete»

POMPEI. Il sindaco di Pompei ha autorizzato i falò di Castellammare: «La camorra si combatte facendo rete» ha detto il primo cittadino pompeiano, spiegando ai giovani “a rischio camorra” che le tradizioni possono essere mantenute rispettando la legge.

Lo ha fatto sapere Palazzo De Fusco attraverso la pagina Facebook, in cui spiega che la notte tra il 7 e l’8 dicembre scorsi, «i giovani di Ponte Persica», quartiere al confine tra la città mariana e quella stabiese, «grazie al sindaco di Pompei hanno avuto la possibilità di “bruciare” l’etichetta di “quartiere del clan” con il falò della legalità dell’Immacolata».

Al loro fianco, a fare da garanti con le forze dell’ordine, c’erano il parroco del quartiere periferico di Castellammare di Stabia, don Modestino Capodilupo, e il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, che ha aperto i confini ai ragazzi del sacerdote per consentire loro di diventare le icone della legalità.

«È stata data la possibilità ai ragazzi a rischio camorra di Ponte Persica di seguire la tradizione nel rispetto della legge» ha detto don Modestino.

Pompei, dunque – prosegue la nota del Comune – ha realizzato il sogno dei ragazzi di Ponte Persica: fare il falò dell’Immacolata nel rispetto delle leggi. Nella periferia nord di Castellammare di Stabia la notte dell’Immacolata è stata davvero una festa.

L’iniziativa del gruppo della parrocchia è riuscita perfettamente e senza sfociare nell’illegalità. Un messaggio importante quello lanciato dal gruppo della parrocchia di Santa Maria dell’Arco di Ponte Persica, tra l’altro scritto a caratteri cubitali su uno striscione esposto sulla pira di legno: “Nuova generazione, vecchia tradizione”.

Redazione Made in Pompei

Redazione Made in Pompei

Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *