La comunità ucraina greco-cattolica riunita a Pompei per pregare per la Pace

POMPEI. Ieri mattina nel Santuario di Pompei la comunità greco-cattolica ucraina di Rito Bizantino residente in Italia ha pregato per la pace e, in occasione della  prima domenica di Avvento e dell’anno giubilare Longhiano, ha partecipato alla celebrazione dell’Eucarestia presieduta dal vescovo Ireneo Bilyk, canonico della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore in Roma.

«Pregheremo non soltanto per il popolo ucraino che sta soffrendo per questa guerra crudele – ha detto don Ihor Stus, cappellano della comunità ucraina di Pompei – ma anche e soprattutto per ringraziare la Vergine del Rosario».

Migliaia di pellegrini ucraini delle regioni italiane si sono incontrati nella cittadella mariana per condividere speranze e preghiera. Don Stus ha dato il via alla catechesi che ha aperto la domenica di “invocazione” della fine delle ostilità e delle violenze.

«Da quando è iniziata questa guerra fratricida –  ha commentato don Stus, alla guida della comunità ucraina pompeiana dal 2016 – il Santuario della Madonna del Rosario si è mobilitato per raccogliere alimentari e altri generi di prima necessità da spedire nel nostro Paese e dotare il nostro popolo con l’arma della preghiera del Rosario».

Dopo la catechesi, i presenti sono stati salutati dal rettore della Basilica mariana, monsignor Pasquale Mocerino. Insieme, hanno recitato la preghiera di canonizzazione del Beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario, padre dei più deboli e “gigante” dell’accoglienza. Alle ore 11.45 è seguita la recita del Rosario. Successivamente monsignor Bilyk ha presieduto alla celebrazione della santa Messa.

Al pellegrinaggio erano presenti Padre Teodosio Roman Hren, vicario generale dell’Esarcato Apostolico per i cattolici ucraini di Rito Bizantino residenti in Italia e i cappellani delle comunità ucraine che hanno partecipato all’Evento. «A Maria – ha detto il rettore del Santuario Pasquale Mocerino – chiederemo la pace nei cuori e tra gli Stati».

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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