L’olismo come filosofia “trendy” di gestione degli Scavi di Pompei
POMPEI. A quanto pare sarà l’olismo la nuova filosofia di gestione che ispirerà da ora in poi il restauro e la valorizzazione degli scavi archeologici di Pompei. Parliamo di un orientamento scientifico che preferisce la visione del tutto rispetto a quella analitica delle sue singole parti.
Il concetto olistico, che ha avuto un grande riscontro nella medicina moderna, dovrebbe cambiare il profilo dell’offerta turistica nel Parco Archeologico di Pompei, il cui direttore Gabriel Zuchtriegel, nell’aprire al pubblico due residenze restaurate, ha invitato i presenti ad un “approccio olistico” delle visite turistiche.
Nelle due grandi dimore di Villa di Diomede e della Casa dei Dioscuri (nella foto), dotate di colonne, affreschi, ambienti coperti e soprattutto spazi all’aperto, arredati da verde rigenerato nel corso dei restauri delle domus con l’interpretazione integrale dei dati archeologici, si prevede l’utilizzo sapiente di piante originarie dell’epoca, allevate nel vivaio del Parco Archeologico.
«Queste due nuove aperture hanno previsto l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche e la possibilità di accesso anche a portatori di disabilità» ha spiegato il giovane direttore del Parco Archeologico di Pompei.
Si percepisce dalle sue parole la volontà di portare avanti le iniziative inclusive a favore dei soggetti disabili già avviate da Massimo Osanna negli anni precedenti, con la costruzione di percorsi riservati a loro.
In pari tempo va rimarcato il valore etico di una convenzione stipulata con la cooperativa sociale “Il Tulipano” che si occupa di ragazzi con autismo e disabilità cognitiva.
Mediante la convenzione, i ragazzi speciali, insieme alle famiglie, partecipano ad un percorso di agricoltura sociale che comprende la raccolta della frutta nei giardini delle domus, nel vivaio e nei frutteti dell’area archeologica e la loro trasformazione in succhi e marmellate, sulla base delle ricette autentiche di Plinio il vecchio.
Novità di gestione riguardano anche una maggiore attenzione al territorio a favore dei giovani aprendo all’organizzazione di spettacoli teatrali che li vedono protagonisti.
Conclusa la fase gestionale del Parco con eventi di grande impatto mediatico, dovuto alle nuove aperture di case e monumenti e alle scoperte finanziate dal Grande Progetto Pompei, se ne è aperta una nuova, con iniziative e temi per la valorizzazione.
Forse meno clamorosa, ma non per questo meno efficace per la fruizione olistica, che non è solo trendy, ma concorre alla migliore fruizione della cultura archeologica pompeiana.