La storia delle sezioni di Stato Civile a Valle di Pompei

POMPEI. Nei primi anni del 1900, Valle di Pompei non era Comune autonomo. Lo divenne solamente nel 1928, grazie alla caparbietà e alla determinazione dell’avvocato Bartolo Longo, prima e di Fratel Adriano di Maria, dopo.

Quindi l’attuale centro storico era diviso in due zone così formate: il Santuario della Beata Vergine del Rosario e parte della zona immediatamente successiva (oggi via Roma), compresa la fascia in cui ricadono gli Scavi archeologici, appartenevano al Comune di Torre Annunziata.

L’altra zona, invece, che comprendeva via Provinciale (oggi via Lepanto), l’albergo ristorante D’Italia e il palazzo di Bartolo Longo posto di fronte al Santuario (entrambi demoliti negli anni ‘30 per far spazio alla nascente piazza) compresa la fascia retrostante (via Sacra e palazzo De Fusco) ricadevano nel Comune di Scafati.

Oltre al centro storico, poi, c’erano altri due lembi di territorio, uno di Boscoreale e l’altro di Gragnano (fonte: Decreti all’interno del libro “La Grande Torre Annunziata” del 1928). Il paradosso era che i due Comuni, Torre Annunziata e Scafati, ricadevano in province diverse: infatti Torre si trovava nella provincia di Napoli e Scafati in quella di Salerno e di conseguenza Valle di Pompei si trovò ad essere divisa oltre che da due Comuni anche da due Province.

Il Fondatore, per rendere più agevole la vita ai Valpompeiani, soprattutto sotto l’aspetto burocratico, pensò (grazie ai suoi rapporti ormai consolidati con i due Comuni) di far nascere due sezioni municipali di Stato Civile: così nacquero prima la Sezione di Scafati nel 1896 e dopo quella di Torre Annunziata nel 1901, dove i pompeiani si sarebbero potuti recare in caso di bisogno per la produzione di atti o dichiarazioni.

In questa prima puntata ci occuperemo dell’ufficio di Stato Civile del Comune di Scafati Sezione Valle Di Pompei, che fu ubicato al piano terra del palazzo del Commendatore Bartolo Longo, lato via Sacra, di fronte l’Albergo del Santuario (come si evince dalla freccia verde nella foto sotto).

Nacque per delibera del Consiglio Comunale di Scafati, il 21 maggio del 1895. L’allora sindaco, il Cavaliere Francesco Budi deliberò che si istituisse in Valle di Pompei (frazione del Comune di Scafati) un ufficio separato di Stato Civile per ricevere gli atti di nascita, di matrimonio e di morte. La delibera consiliare fu esaminata ed approvata dalla giunta Provinciale di Salerno e fu poi inviata al Ministro di Grazia e Giustizia per l’approvazione definitiva.

Sorse allora qualche opposizione contro questo provvedimento e si ricorse anche al Consiglio di Stato. Tuttavia, dopo che questo supremo consesso ebbe pronunciato il suo giudizio favorevole, il Ministro di Grazia e Giustizia per mezzo del Sottosegretario di stato F. Daneo, confermò il volere della giunta scafatese e il 19 giugno del 1895 emanò il decreto definitivo di apertura della sezione distinguendo l’ ufficio col numero 2.

Il 5 gennaio del 1896 ebbe luogo in Valle di Pompei l’inaugurazione della sezione. Fu una cerimonia molto bella, soprattutto per coloro che amavano veramente e desideravano l’incremento e la prosperità della città, sbocciata già rigogliosa dalla preghiera e dalla carità del Mondo.

Davanti ad una grande folla di neo Pompeiani, di autorità municipali di Scafati, della città di Salerno e vari amici accorsi da Napoli, il sindaco di Scafati, Cavalier Francesco Budi, pronunciò parole molto nobili ed elevate, manifestando il compiacimento e la gioia che provò nel veder compiuto un altro piccolo passo verso il progresso della cittadina, già iniziato con la prima fermata del treno ferroviario in Valle di Pompei, avvenuta nel maggio del 1884, e con la fondazione di un ufficio telegrafico nel maggio del 1885.

Terminò il discorso inaugurale (coronato da scroscianti e sinceri applausi dei presenti) esprimendo auguri di benessere e felicità agli abitanti della novella frazione, che era parte integrante del Comune di Scafati. A questo discorso rispose brevemente il Conte Francesco De Fusco, consigliere del Comune di Scafati e rappresentante titolare del sindaco della nuova frazione di Valle di Pompei.

Egli, a nome della cittadinanza, ringraziò il Cavalier Budi delle sue benevole parole e delle cure incessanti ed amorose da lui prodigate alla Valle Pompeiana. Mostrò, poi, coadiuvato dal segretario della frazione, l’ufficio che fu arredato al meglio e fu fornito di registri per le nascite, i matrimoni e le morti.

Tra le autorità presenti vi erano: l’avvocato Francesco De Vito, consigliere provinciale di Salerno, che fu relatore innanzi a quella giunta amministrativa intorno alla deliberazione consiliare, con la quale si erigeva la nuova frazione amministrativa; il Cavalier Clemente avvocato Mauro e l’avvocato Ernesto Ricciardi, consiglieri della Provincia di Salerno, i signori avvocato Michele Giorgio e Mariano Nappi, assessori, il signor Mansueto Seguino, vice segretario del Comune di Scafati, il Cav. Francesco Farnararo, l’avvocato Vincenzo Farnararo, il Cavalier Matteo Zarra, l’avvocato Camillo De Felice, l’avvocato Giuseppe Gargano e il signor Carmine Centolire.

Inoltre, durante il lieto evento, furono spediti telegrammi al Re, a sua Maestà la Regina e al Ministro di Grazia e Giustizia: la risposta delle autorità fu unanime nell’augurare devozione e prosperità alla novella sezione.

Uno degli ultimi atti che produsse l’ufficio di stato civile Valpompeiano prima della chiusura per la nascita del Comune autonomo, fu proprio l’atto di morte del Commendator Bartolo Longo (nella foto sotto). L’atto era il n. 61 del 5 ottobre 1926, della Sezione di Valle di Pompei, vidimato alla presenza dell’allora assessore comunale ufficiale dello Stato Civile, Cav. Raffaele Alfonso Pironti (fratello della moglie di Matteo Della Corte, famoso archeologo, nda).

Inoltre vi erano presenti i signori Giovanni Battista Allaria e Giovanni Fienga, entrambi domiciliati nella Sezione municipale, i quali, dichiararono che “alle ore otto e trenta dello stesso giorno, nella casa posta in Piazza Santuario (nei piani superiori alla sezione) morì il Comm. Bartolo Longo, di anni ottantasei, avvocato, nato in Latiano da fu Bartolomeo e dalla fu Luparelli Antonietta, vedovo della contessa Farnararo Marianna”. A quell’atto furono presenti i testimoni Emmanuele Valvini e Giovanni Marone.

L’ufficio di Stato Civile del Comune Torre Annunziata Sezione Valle Di Pompei nacque cinque anni dopo quello di Scafati e fu ubicato alla destra della Basilica (nel cerchio rosso in foto sotto), tra la farmacia dei fratelli Talamo e l’ufficio postale e telegrafico retto dal Cav. Andrea Fienga.

Il sindaco di Torre Annunziata, Cav. Antonio Amodio, e il suo consiglio comunale, deliberarono la nascita della sezione e fu nominato vice sindaco il Cav. Vincenzo De Fusco. La sede fu inaugurata il giorno 7 luglio 1901.

La cerimonia iniziò con la sfilata del gonfalone di Napoli e quello di Valle di Pompei con al seguito i figli dei carcerati con la loro banda musicale, gli operai delle varie officine, il Vescovo di Nola, il Comm. Bartolo Longo, il Cav. Antonio Amodio, sindaco di Torre Annunziata con la giunta comunale e un gran numero di invitati che si incamminarono lungo la via Provinciale, fino a raggiungere il lato destro della Basilica dove fu eretto per l’occasione un elegante padiglione.

Le autorità presenti per l’occasione furono: il Cav. D’Eufemia, Sottoprefetto di Castellammare di Stabia, il prof. Cavalier Alessandro Guarracino, consigliere provinciale di Napoli, il prof. Cuccurullo, il Comm. Lebano, i signori Consiglieri di Torre Annunziata: Arpaia, avvocato Rossi, avvocato De Simone, Prosperi, avvocato Oliva, Talamo, Bonifacio, Pappalardo, Comm. Fienga, il giudice Santilli, il dottor Rossi, il consigliere Fienga in rappresentanza del sindaco di Scafati, l’avvocato Grizzuti, l’avvocato Monsurrò, l’avvocato De Gennaro, il dott. Giordano, il dott. Guglielmini, il signor Arena, il Cav. Farnararo, il Cav. Denza, il Cav. Auriemma, l’ing. Cav. Rispoli, il delegato Dirix, l’avvocato D’Ambrosio e il signor Palmieri.

Primo a parlare fu il sindaco di Torre Annunziata, Antonio Amodio, che procedette a formulare gli auguri di rito alla novella sezione da lui deliberata. Di seguito fu il turno del Comm. Bartolo Longo che ringraziò il sindaco, i consiglieri comunali e il consigliere provinciale di Torre Annunziata, dicendosi onorato di poter porre la prima pietra della casa che sarà destinata agli uffici del Municipio.

Rammentò le benemerenze di Napoli verso Valle di Pompei e ricordò ai Valpompeiani che il gonfalone di Napoli era stato già presente l’anno prima per la festa più solenne dei ricordi gloriosi della Regina delle Vittorie, nel giorno 7 ottobre 1900.

Quindi, in segno di gratitudine, pensò di far nascere un nuovo rione a Valle di Pompei, nel territorio di Torre Annunziata, dal nome proprio di “Rione Napoli”. L’avvocato concluse ringraziando il Cav. Auriemma per l’opera costante compiuta in favore di Valle di Pompei durante il tempo in cui fu consigliere del Municipio di Napoli. Il Cav. Auriemma rispose ringraziando commosso e augurando al nuovo Rione uno splendido avvenire.

Finalmente, con paterna bontà, sua eccellenza il Vescovo di Nola, prima di benedire la prima pietra, rivolse a tutti sante e amichevoli parole, alle quali commosso rispose brevemente il nuovo vicesindaco, Cavalier Vincenzo De Fusco. L’ufficio rimase in attività per diversi anni. All’interno, in seguito, si avvicendarono il Cav. Oreste Palmieri, con la carica di impiegato e il Cav. Vincenzo de Fusco. Nella carica di Vicesindaco succedette il Cav. Uff. Aurelio Item.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Luigi Ametrano

Luigi Ametrano

Imprenditore alberghiero con la passione per la scrittura e la storia recente di Pompei

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *