La Pokeria: dieta mediterranea e sapori hawaiani si incontrano a Pompei

POMPEI. La catena di ristoranti hawaiani La Pokeria ha aperto il suo decimo locale. I proprietari Giovanni del Gaizo, Giuseppe del Gaizo, Andrea Abbruzzese e Luca d’Acampo stavolta  hanno scelto come sede la meravigliosa Pompei.

Da maggio 2022, quindi, anche nella città mariana è possibile gustare le tanto amate poké bowl che da qualche tempo a questa parte stanno spopolando anche in Campania. Di cosa si tratta esattamente? Lo abbiamo chiesto ad Alessandro. Lui e Nunzio sono gli store manager del locale.

«Poké in hawaiano vuol dire tagliare a pezzi – ci ha spiegato – mentre la bowl è questa ciotola in ceramica in cui vengono inseriti gli ingredienti che sono appunto tagliati a pezzi. Il piatto è a base di riso e può essere composto con vari elementi. A seconda degli abbinamenti scelti, può diventare un piatto di terra o di mare».

È proprio la versatilità della poké a fare de La Pokeria un luogo adatto a tutti. Basta comporre la poké seguendo i propri gusti e le proprie esigenze, così allo stesso tavolo possono cenare vegani, vegetariani persone a dieta, bambini, amanti del pesce, della carne, del fritto, degli sfizi e così via.

Ognuno può trovare la sua bowl ideale tra quelle proposte dagli chef, oppure comporne una a suo piacimento combinando gli ingredienti elencati sul retro del menù.

E se la cucina riesce ad accontentare tutti i gusti, la location contribuisce a fare l’esperienza il più appagante possibile: un mix di modernità, stile e raffinatezza accoglie gli ospiti in un locale in cui a predominare sono il verde e gli elementi della natura.

Arredi ricercati e uno stile eco friendly rendono l’accoglienza estremamente confortevole. «Tra settembre e ottobre – ha precisato lo store manager – apriremo anche una sala esterna con un piccolo angolo bar».

Sono già molti i pompeiani e gli abitanti dei comuni limitrofi ad aver apprezzato il menu del ristorante. Essendo la catena già molto conosciuta, è stato facile arrivare a quella fascia di clienti che era solita allontanarsi per gustare le specialità hawaiane nelle altre sedi de La Pokeria, e ora – grazie alla promozione on-line e alle ottime recensioni – il locale sta ricevendo sempre più visite.

Ad attrarre non è solo l’idea innovativa, arricchita dalla scelta di materie prime di qualità e dalle porzioni abbondanti che fanno sentire il cliente coccolato. Parte del successo della catena si può riassumere col suo slogan “anima napoletana, cucina hawaiana”.

«La nostra è una ristorazione molto fusion. Cerchiamo cioè di avvicinarci al gusto e alla tradizione napoletana proponendo un piatto che però è hawaiano.  Un esempio emblematico è la Taco bowl, fatta con farro, polpo all’insalata, pomodorini, patate alla curcuma, pesto di basilico, crostini e olive nere».

«Nei sapori – aggiunge – ricorda molto la cucina mediterranea. Ovviamente serviamo anche piatti tipici hawaiani. È una cucina adatta sia per chi vuole osare di più sia per chi vuole restare più legato ai sapori del territorio».

Con questa fusione di gusti e culture, La Pokeria riesce ad accontentare anche la clientela più restia a provare cose nuove. Dà infatti la possibilità di approcciare alla cucina hawaiana senza stravolgere troppo la propria dieta, provando un prodotto semplice per arricchirlo pian piano con abbinamenti sempre più particolari.

Un’esperienza imperdibile di cui è possibile godere tutti i giorni a pranzo dalle 12 alle 15 e a cena fino alle 23 in settimana e fino alle 24 nel weekend (dal giovedì alla domenica).

In più, le specialità de La Pokeria possono arrivare direttamente a casa grazie al servizio delivery, sia attraverso il sito ufficiale (www.lapokeria.it) che sfruttando le piattaforme più famose. Nella preparazione dei pacchi per l’asporto, c’è un’altissima attenzione alla ricerca di materiali eco friendly. Tutte ragioni per provare subito una poké bowl, no?

La Pokeria
Pompei – Via Lepanto 267
Tel. 0813996504

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Valentina Comiato

Valentina Comiato

24 anni, laureata in lingue ma con un innato amore per la penna. Per Made in Pompei scrive di piccole realtà, grandi talenti e bei progetti.

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