Virus West Nile, i cittadini di Pompei chiedono disinfestazione extra a ridosso del Sarno

POMPEI. L’Unità di Crisi della Regione Campania ha allertato la Sanità pubblica regionale e nazionale per gli adempimenti necessari a tutelare la sicurezza del territorio a seguito del primo caso positivo alla Febbre del Nilo, verificatosi a Castel Volturno, malattia provocata dal virus West Nile che si trasmette mediante puntura della zanzara.

È una malattia che colpisce anche l’uomo, spesso senza alcun sintomo, ma in molti casi con una sintomatologia che varia da una semplice febbre ad una grave meningite.

A Castel Volturno è stato rinvenuto su un cavallo deceduto con sintomatologia neurologica: gli organi e l’encefalo dell’animale sono stati analizzati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici e sono risultati positivi al virus.

Conferma che ha immediatamente messo in moto l’attività preventiva di disinfestazione nella stessa Castel Volturno. Ora appare opportuno estendere l’iniziativa sul tutto il territorio maggiormente soggetto alla diffusione dell’infezione.

Dopo che il telegiornale regionale di ieri (lunedì 17 ottobre) ha diffuso la notizia del “virus da zanzara killer” molti pompeiani residenti sul territorio vicino al  fiume Sarno (chiamato tradizionalmente il “Piccolo Nilo”) hanno pressato per un’iniziativa supplementare di disinfestazione ambientale, a carico dell’amministrazione locale, della strada provinciale Ripuaria e zone limitrofe, dal momento che le iniziative programmate per il 2022 dall’Azienda Sanitaria Locale sarebbero esaurite.

Il direttore dell’Izs del Mezzogiorno, Antonio Limone, ha fatto sapere che il suo istituto ha attivato i meccanismi di isolamento e contenimento della malattia. Operazioni di prelievo accerteranno eventuali altre positività su equidi, pollame e zanzare presenti nella zona e sulle persone coinvolte nel focolaio.

Nel frattempo dovrebbe essere avviata la disinfestazione contro le zanzare allo scopo di fermare per tempo la diffusione di questa malattia che in Italia ha causato già 28 decessi e 551 infetti.

«Siamo in allerta, la rete di epidemiosorveglianza attivata tenderà a contenere il focolaio in modo da impedirne la diffusione» ha dichiarato il professor Limone che ha predisposto un quadro di iniziative sufficienti sul piano generale.

Resta ora agli Enti che operano sul territorio (Aziende Sanitarie e Comuni) attivarsi nel modo migliore sul territorio contro la West Nile a difesa della salute dei cittadini.

La febbre del Nilo è una malattia provocata dal virus West Nile (West Nile Virus, Wnv). Si tratta  di un virus  isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda e successivamente diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America.

I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare, le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette.

Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può arrivare a 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario.

La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, solo un 20% presenta sintomi leggeri (febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei).

Possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana e variano molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari.

Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave. I sintomi più gravi sono meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150).

Non esiste al momento un vaccino per la febbre West Nile per cui si procede cautelativamente con la prevenzione riducendo l’esposizione alle punture di zanzare. Pertanto è consigliabile proteggersi dalle punture ed attivare meccanismi sanitari che arrestino la riproduzione delle zanzare.

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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