Pompei, Progetto Eav: lavori a via Lepanto, si ipotizza il rinvenimento di reperti antichi

POMPEI. Progetto Eav, al via i lavori anche in via Lepanto: nasce il primo “giallo”. Si tratta del presunto rinvenimento, da parte degli operai del cantiere, di un antico reperto archeologico, molto probabile si tratti di un pregiato capitello.

Il “giallo” resta in piedi perché sia le forze dell’ordine cittadine che la Soprintendenza, allo stato, non confermano la notizia. Ma, nemmeno, la smentiscono.

La competenza territoriale lungo via Lepanto – qui i lavori per il ricco progetto Eav da 62 milioni di euro riguardano la contestata demolizione della cappella annessa alla casa di riposo per  anziani “Borrelli”, sgomberata all’alba di due anni fa con una massiccia operazione eseguita all’alba – è della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli.

Dal Parco Archeologico di Pompei rispondono che “nulla è stato comunicato al nostro Ufficio Tutela. La competenza lungo quella strada appartiene alla Soprintendenza di Napoli”.

Le forze dell’ordine, nel frattempo, assicurano che il cantiere sta svolgendosi “sotto l’attenta supervisione dei funzionari” napoletani. Risposte, queste ultime, che anziché dare certezze, sembrano alimentare i legittimi dubbi anche dei cittadini.

In molti, attraverso i social, da giorni stanno paventando “una incontrollata fuga di notizie circa il rinvenimento del primo reperto archeologico nel sottosuolo” interessato dai lavori di scavo.

Ieri, molto probabilmente, i funzionari della Soprintendenza per l’Area Metropolitana avrebbero già prelevato il reperto per ispezionarlo nel dettaglio. Altri reperti, d’altronde, potrebbero essere rinvenuti nel sottosuolo all’angolo tra via Fucci e via Nolana: è l’area di un vecchio parcheggio confinante con la stazione Circum di Pompei Santuario. Si tratta di un parking che, da anni, versa in un vero stato di degrado.

Il maxi-appalto Eav, finanziato in toto dall’ente ferroviario regionale, proprio qui prevede la realizzazione di un moderno parking sotterraneo da 280 posti anche per i bus turistici “in stretta connessione alla stazione ferroviaria”.

L’avvio dei lavori – lo scorso 16 settembre – qui è stato consentito dall’avvenuto esproprio per pubblica utilità di due grossi terreni. I lavori sono affidati a una Spa del nord, la Pizzarotti di Parma.

La società per azioni, a seguito delle proteste e in accordo con l’amministrazione comunale, ha già previsto la modifica dei sensi di marcia per i “tronchi stradali” che interessano i collegamenti tra via Fucci e via Crapolla II.

Si tratta in pratica delle intersezioni viarie dove il vecchio e contestato progetto – approvato nel 2019 dalla giunta comunale – prevede la maggior parte degli espropri per pubblica utilità.

Il progetto – secondo l’azienda concessionaria Eav – è finalizzato al miglioramento complessivo dell’accessibilità all’area urbana compresa tra la stazione di Pompei della linea Napoli-Poggiomarino e il Santuario e prevede l’eliminazione di quattro passaggi a livello: via Nolana, via Crapolla II, via Scacciapensieri, via Parroco Federico.

Dal punto di vista urbanistico, si prevede la “pedonalizzazione dell’area compresa tra il Santuario e la Stazione Pompei, meglio identificata da piazza Giovanni XXIII, via Roma, piazza Bartolo Longo, via Nolana, via Piave, via Armando Diaz, via Anastasio Rossi”.

Prevista inoltre la realizzazione di una pista ciclabile di circa 700 metri. Ma il futuro del cantiere Eav, a causa dei primi presunti rinvenimenti di antichi reperti, potrebbe anche tornare in bilico.

Salvatore Piro

Salvatore Piro

Giornalista pubblicista. Papà di Gaetanino.

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