Svaligiavano case e chiese a Pompei: Daspo per due donne

POMPEI. Svaligiavano case e chiese, scatta la richiesta di Daspo per due giovanissime mamme rom. Hanno 27 e 24 anni e, per non destare sospetti, mettevano a segno i loro colpi accompagnati dai propri bambini di soli 2 e 4 anni. Ad acciuffare le presunte ladre – dopo diverse segnalazioni delle vittime – sono stati i Carabinieri di Pompei. Le forze dell’ordine, guidate dal luogotenente Angelo Esposito, hanno preso le due rom dopo un inseguimento in auto.

Le due giovani, provenienti dal campo rom di Giugliano, ieri avevano provato a rubare pure all’interno di una chiesa: la parrocchia di Santa Maria Assunta di don Giovanni Russo in via Nolana.

Secondo quanto dichiarato da alcuni testimoni «le due rom avevano fatto sparire degli importanti documenti dalla chiesa di don Giovanni». Il parroco, dopo essersi accorto del furto, aveva provato a inseguire le fuggitive. Non riuscendo ad acciuffarle, a piedi, il prete ha poi deciso di chiamare le forze dell’ordine.

Due pattuglie dei carabinieri hanno infine stretto il cerchio intorno alle due rom che, dopo aver “visitato” la chiesa, avevano provato a dileguarsi in auto per le strade al confine tra Pompei e Boscoreale.

Una fuga rivelatasi però inutile. I carabinieri hanno infatti raggiunto la loro macchina. Una volta prese, le due mamme sono state interrogate in caserma. Le due giovani hanno negato ogni responsabilità in ordine ad almeno 4 furti (3 in appartamenti privati e l’ultimo, appunto, nella parrocchia di Santa Maria Assunta).

Tuttavia, i Carabinieri hanno ritrovato nella loro auto, poi sequestrandolo, un marsupio contenente i documenti sottratti poco prima al sacerdote di via Nolana. A inguaiare le due mamme, anche il riconoscimento fatto da tre cittadini di Pompei, che nei giorni scorsi avrebbero subito altrettanti furti di oro e contanti all’interno dei loro appartamenti.

Al termine delle attività di riconoscimento, la vettura delle presunte ladre è finita sotto sequestro. Le due donne sono state invece denunciate alla Procura della Repubblica Torre Annunziata. Per entrambe è scattato l’ordine di allontanamento dal centro cittadino di Pompei con un’ulteriore richiesta già inoltrata al Questore di Napoli.

L’obiettivo dei militari è di ottenere un Daspo urbano a carico delle due giovani madri destinatarie, per adesso, del solo Dacur: il provvedimento di divieto d’accesso alle aree urbane, che rappresenta il primo passo obbligato, valido per 48 ore.

Se non rispettato, il Dacur condurrebbe automaticamente alla notifica del Daspo (ordine di allontanamento dalla città) per le due rom. Il Daspo urbano fu approvato in consiglio comunale il 12 novembre scorso, dopo l’ultima rissa tra ubriachi scoppiata all’ombra degli Scavi.

La stretta contro il crescente allarme relativo alla movida violenta e alla microcriminalità diffusa, attraverso il Daspo, a Pompei è stata estesa anche ai “chiammisti” e alle prostitute.

Sono otto le grandi aree d’intervento cittadine individuate: Parco Archeologico e Santuario, entro i 300 metri del loro perimetro; piazza Falcone e Borsellino; centro commerciale; scuole e presidi sanitari; parchi e giardini; aree interne delle infrastrutture ferroviarie di trasporto pubblico; aree destinate allo svolgimento di fiere e spettacoli; svincoli autostradali e loro pertinenze.

Salvatore Piro

Salvatore Piro

Giornalista pubblicista. Papà di Gaetanino.

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