Pompei, divelto un lampione nella Fonte Salutare
POMPEI. Un lampione quasi divelto e abbattuto che giace sull’aiuola (se così la si vuol chiamare) con la lampada completamente staccata e con il vetro in frantumi. Il tutto, senza alcuna segnalazione e interdizione dell’area, accanto ai vecchi macchinari che una volta producevano l’anidride carbonica nella fabbrica che sorgeva poco distante.
È l’ultimo scempio di cui è stata vittima – presumibilmente in nottata – la Fonte Salutare, il “parco pubblico” (come recita il cartello all’ingresso) di Pompei. Difficile, a prima vista, stabilire le cause che hanno portato alla caduta del lampione sul selciato. Ma è vero anche che ci vorrebbe un grosso sforzo di fantasia per ipotizzare che sia successo per motivi – per così dire – “accidentali”, tanto più che stanotte pare non siano stati segnalati uragani in zona.
Una ipotesi decisamente più accreditata è che il lampione sia stato preso di mira e letteralmente abbattuto dall’accanimento dei soliti vandali che qui agiscono indisturbati.
In alternativa si potrebbe pensare all’intervento di un mezzo a motore. Ma quale? Un’auto? Un mezzo da lavoro? Domande quasi certamente destinate a rimanere senza risposta, perché l’area, com’è noto, non è dotata di telecamere pubbliche.
L’abbattimento del lampione fa il paio con il danneggiamento progressivo a cui sono sottoposte le giostrine per i bambini, costantemente prese di mira e martoriate dai distruttori seriali che frequentano (indisturbati) l’area.
Aperte al pubblico il 22 aprile scorso, dopo neanche 24 ore i giochi per bambini furono scarabocchiati con pennarelli indelebili. Rimaste incredibilmente intatte per oltre un mese mezzo, ecco che le giostrine nelle ultime settimane sono andate fatalmente incontro al loro destino.
I soliti “ignoti” hanno provveduto a spaccare la staccionata di legno, a rompere e disperdere i giochi sonori e quasi a divellere i piccoli interfono per bambini a forma di fiore. Difficile credere che si fermeranno qui.
Aggiornamento 30.06.2022 ore 15.00 | Il lampione divelto da ignoti è stato rimosso dalla sede. L’amministrazione comunale sta provando ad individuare i responsabili.