Pompei, piazza Falcone e Borsellino “trasformata in circuito da Formula Uno” – VIDEO
POMPEI. Piazza Falcone e Borsellino torna a essere una pericolosa e chiassosa “pista da Formula Uno” per ragazzini, c’è l’ennesima denuncia dei residenti: «Qui resta zona franca, vera e propria terra di nessuno. La notte non si dorme e le botte tra giovani vanno avanti nonostante le ordinanze “spot” anti movida».
«Le ultime due sere (sabato e domenica scorsi, nda) mentre nella Fonte Salutare si teneva il Festival dei Giovani in Piazza abbiamo vissuto l’inferno» protesta un residente: impiegato pubblico, 60 anni, abita con moglie e due figli al secondo piano di un palazzo che affaccia sulla piazza intitolata ai magistrati siciliani ammazzati nel 1992 dalla mafia.
«Dal mio balcone ho visto scene incredibili. Scooter, motorini elettrici, auto che sfrecciavano a velocità folle. Cosa fanno? Il giro della piazza, suonando il clacson a più non posso, poi sfrecciano via. Io e mia moglie non abbiamo chiuso occhio per due notti. Il problema è sempre lo stesso – conclude – qui mancano severi controlli».
A destare scalpore, anche tra i residenti della zona, è la circostanza che piazza Falcone e Borsellino, dalle ore 20 alle ore 9 di ogni giorno, dovrebbe essere chiusa al pubblico, transennata e interdetta al traffico. Il tutto per effetto dell’ultima nonché drastica ordinanza comunale firmata il 7 maggio scorso dal sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio.
Questo durissimo provvedimento, voluto dall’amministrazione comunale in sinergia con la Prefettura di Napoli e con le forze dell’ordine che operano sul territorio, rappresenta adesso il presunto “spot” di quella “tolleranza zero contro i violenti” che dovrebbe arginare il fenomeno della mala movida. Ma qualcosa, evidentemente, sta funzionando male.
«Soprattutto in termini di sorveglianza» come scrivono parecchi cittadini anche su Facebook. «Pompei è diventata una città senza regole e controlli, dove le moto sfrecciano a tutta velocità. Via Carlo Alberto, la mattina, è diventata un parcheggio abusivo di macchine nonostante ci sia il divieto di circolazione. Pompei è in totale abbandono, è sprofondata in un degrado vergognoso» così Luigi, in uno dei post più emblematici, duri e carichi di polemiche.
«La movida selvaggia non è quella che frequenta i locali di Pompei» così invece Virginia «sono per lo più ragazzini che infestano la piazza, la Fonte, via Mazzini, via Carlo Alberto, il centro commerciale. Il vero degrado è causato da questi teppistelli: consumano al massimo una pizzetta e una Coca Cola, arrivano in città con motorini elettrici, minicar o la Circumvesuviana».
Anche al termine della prima fortunata edizione del Pompeii Young Festival – kermesse con eventi e musica gratis per tre giorni, conclusasi domenica scorsa con uno show del comico Francesco Cicchella – nel centro di Pompei si sarebbe avuta un’altra scazzottata tra ragazzi.