Pompei, la denuncia: «I campetti sportivi di via Aldo Moro nel degrado»
POMPEI. Campetti sportivi comunali destinati ai bimbi ma in condizioni da “terzo mondo”. È quanto denunciano molti papà e mamme residenti nel rione 167 in via Moro a Pompei.
L’allarme – relativo ai pericoli che i loro figli corrono, ogni giorno, scavalcando “delle recinzioni fatiscenti e praticamente inutili per entrare in campi da calcio che oggi sono totalmente abbandonati” – è stato raccolto ieri da Luisa De Angelis, la battagliera consigliera comunale nonché ex alleata del sindaco Carmine Lo Sapio.
«Come presidente della Commissione permanente allo Sport e alle Politiche sociali di Pompei ho ascoltato le proteste e il grido d’allarme di questi genitori – dichiara – e ho quindi chiesto ufficialmente all’amministrazione di prendere seri provvedimenti prima che qualche bambino possa farsi davvero molto male».
Emblematiche del resto le foto che pubblichiamo in pagina: mostrano una situazione di degrado e antico abbandono con pali della pubblica illuminazione pericolanti o inclinati.
«Addirittura marci nel fondo» denuncia la consigliera De Angelis, che prosegue: «D’altronde un vecchio sopralluogo (svolto due anni fa, nda) autorizzato dall’allora dirigente comunale Gianfranco Marino aveva già attestato la inagibilità della struttura».
Per questo motivo, ora, la presidente della Commissione permanente allo Sport della città di Pompei ha scritto al sindaco, pure ai Carabinieri e alla Polizia, per ottenere quanto prima “la messa in sicurezza dei campetti comunali” oltre a delle transenne per interdire l’accesso di bimbi e ragazzini alla struttura.
Una situazione simile sta interessando anche la confinante area verde attrezzata del “Parco del Bambino”. La volontà dell’amministrazione comunale, proprietaria dell’area, era di affidarla in concessione a “terzi” o a privati interessati “per favorire un uso produttivo del bene nonché per il maggior decoro delle aree pubbliche”.
Ma la relativa procedura di affidamento è finita deserta. Per questo il “Parco del Bambino” resta di proprietà del Comune così come resta abbandonato e nel degrado.