Ordigno bellico nell’insula dei Casti Amanti a Pompei: area bonificata

POMPEI. Ordigno bellico rinvenuto a nord dell’insula dei Casti Amanti, necessaria la bonifica per la sicurezza dei turisti. La scoperta di una massa ferrosa – in ciascuna delle due zone oggetto di scavo nel pianoro a nord della domus dei Casti Amanti – ha costretto il Parco Archeologico di Pompei a garantire la sicurezza dei visitatori attraverso una bonifica mirata dell’area fino alla profondità di un metro e per una superficie complessiva di circa 25 metri quadri.

È stato il personale del cantiere di scavo a notare la massa di grandi dimensioni – un vecchissimo ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale – e a lanciare l’allarme, perché occorreva che qualche esperto disponesse la sospensione dei lavori o comunque garantisse per l’incolumità degli operai impegnati sul posto.

La scoperta, davvero singolare, si è avuta nel corso delle ultime ricerche relative al progetto “Uxo Pompeii” tuttora in corso di collaborazione con il Politecnico di Torino.

È stato dunque necessario procedere a una determina di affidamento diretto dell’intervento di bonifica costata circa settemila euro. A ottenere l’incarico, una srl del vicino casertano specializzata in simili operazioni.

La notizia arriva pressappoco a ridosso del varo della struttura di copertura dell’isolato dei Casti Amanti, che permetterà di provvedere anche “alla realizzazione di un percorso con passerelle sopraelevate per la visita, nell’ottica di una rinnovata e migliore fruizione al pubblico” puntualizzano nel frattempo dal Parco archeologico.

Delimitata da via di Nola e via dell’Abbondanza, la zona è infatti interessata da un importante cantiere di restauro necessario anche per la riconfigurazio­ne delle scarpate. Non è la prima volta che degli ordigni inesplosi sono rinvenuti nei pressi di importanti cantieri di scavo.

Due ordigni presenti nel terreno, sempre nel cantiere della Domus dei Casti Amanti, forse dei proiettili comunque già privi della loro potenza distruttrice, in passato furono prelevati dagli artificieri e infine trasferiti da Pompei verso un luogo più sicuro per farli brillare.

Salvatore Piro

Salvatore Piro

Giornalista pubblicista. Papà di Gaetanino.

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