Pompei, stretta contro gli “eco-criminali”: multe fino a 1.200 euro per chi abbandona o incendia rifiuti
POMPEI. Nuova stretta contro i reati ambientali e l’abbandono dei rifiuti. L’amministrazione comunale decide per le maxi-multe. Rischiano adesso verbali salatissimi, fino a milleduecento euro, i cittadini e gli imprenditori che continueranno a sversare fuori orario l’immondizia prodotta “creando micro-discariche” – sia in periferia che nelle strade centrali di una Pompei che sta provando a recuperare i flussi turistici dopo l’ultimo “annus horribilis” causato dalla pandemia – con il pericolo di danneggiare l’ambiente o “favorire possibili spiacevoli inconvenienti di tipo sanitario”.
C’è pure quest’ultimo, pericoloso e specifico allarme, tra i motivi che hanno infine spinto il sindaco Carmine Lo Sapio a firmare una durissima ordinanza che, a partire dal 30 maggio 2022, prevede regole speciali e introduce sanzioni più alte per combattere gli incivili.
Il provvedimento urgente – fino al 30 dicembre 2022 ma in via sperimentale – ordina in pratica un regime che deroga all’attuale sistema di raccolta “porta a porta” dei rifiuti urbani per motivi igienico-sanitari.
«Nonostante sia trascorso un ragionevole periodo di assestamento del servizio porta a porta (gestito dalla ditta Win Ecology a partire dal 2019) è stato accertato che permangono casi di deposito fuori dagli orari e dai giorni prescritti dal piano comunale e dal calendario di raccolta differenziata» motivano da Palazzo De Fusco.
Da qui, la necessità di introdurre regole più rigide e multe più elevate: fino a 1.200 euro per chiunque incendi rifiuti per strada o nei pressi di negozi e condomini; da 85 fino a 600 euro per chi invece conferisce immondizia senza differenziarla; da 150 fino a 1.000 euro per il “mancato rispetto delle modalità di conferimento durante mercati o manifestazioni varie”.
Previste inoltre sanzioni a partire da 100 e fino a 800 euro per i cittadini o gli imprenditori che depositano “sacchi di rifiuti all’interno o a lato di cestini stradali” o “in aree giochi e ricreative”.
Sembra dunque non volersi arrestare l’azione dei vari eco-criminali che ormai da tempo agiscono all’ombra degli Scavi. L’ultima discarica a cielo aperto fu scoperta il 7 aprile scorso in via Mazzini.
In questo caso diversi sacchi neri, contenenti anche tracce di amianto e altro genere di rifiuti tossici, furono abbandonati in maniera indiscriminata proprio sul ciglio della strada.
Da circa quattro mesi l’assessore comunale con delega all’Ecologia, Raffaella Di Martino, aveva già messo in campo una lotta senza quartiere contro gli sversatori seriali e l’abbandono di rifiuti tossici lungo i marciapiedi di una città che ha un sito incluso nel patrimonio Unesco.
Nel 2021, la percentuale della differenziata a Pompei ha toccato il 55,54%. La sezione dell’indifferenziato è stata pari al 44,46%. Nel 2021, i cittadini hanno differenziato 9.441.490 kg di rifiuti. La percentuale più alta è toccata ai rifiuti biodegradabili di cucine e mense (17,03%), seguiti dagli imballaggi di vetro (10,27%) e di carta e cartone (7,49%). Bassissime restano invece ancora oggi le percentuali riscontrate per gli ingombranti (2,17%).