L’erotismo a Pompei e nella società romana: in programma una mostra sul tema
POMPEI. Il 14 aprile 2022 il Parco Archeologico inaugurerà una mostra dedicata alla sensualità e all’erotismo a Pompei, rappresentato in molti affreschi e sculture presenti nelle domus più sontuose – ma anche nelle meno lussuose – dell’antica città di Pompei.
Lo ha rivelato l’Ansa, specificando che spesso scene domestiche dipinte sulle pareti pompeiane richiamano ai miti greci e rappresentano spesso donne e uomini giovani, nudi o seminudi, come Selene e ed Endimione o Arianna e Dioniso o Venere e Marte. Scene in cui il soggetto maschile guarda la dea addormentata o, viceversa, capita che sia la dea a guardare il pastore dormiente, oppure le due figure dell’Olimpo si uniscono in un abbraccio amoroso.
«Il tema della sensualità è onnipresente – afferma il direttore generale del Parco Archeologico Gabriel Zuchtriegel – ma non è né scandaloso, né banale. Abbiamo deciso perciò di offrire una mostra su questo aspetto di Pompei, in una esposizione che inaugureremo nella Palestra Grande. Sarà dedicata ai numerosi nudi artistici presenti negli spazi pubblici delle domus».
«Spesso – aggiunge Zuchtriegel – l’argomento erotismo ha creato imbarazzo, ma va spiegato storicamente per dare ai visitatori le ragioni sociologiche e culturali che suggeriscono».
Il direttore di Pompei porta anche esempi relativi a recenti scoperte archeologiche. «Anche sul carro trovato a Civita Giuliana – ricorda infatti – abbiamo trovato rappresentate scene erotiche sui medaglioni. Come spiegare questa sensualità ripetuta nelle quotidiane scene di vita? Ebbene, queste immagini non avevano una funzione scandalistica, ma richiamavano aspetti sociali che prendevano origine dai privilegiati rapporti di Roma con la Grecia».
«A Roma, e qui a Pompei – spiega ancora Zuchtriegel – le autorità, gli uomini di potere, parlavano il greco e anche l’arte veniva rappresentata a teatro in lingua greca. Il mito greco del corpo nudo era quindi un tema considerato raffinato. Queste rappresentazioni erotiche sono quindi di cultura greca o grecizzante, elementi quindi che avevano una funzione sociale, che rappresentavano un codice culturale».