Hub ferroviario a Pompei, l’attacco di Conforti: «Amministrazione in buona fede? Bocci il progetto»

POMPEI. «Se veramente l’amministrazione vorrà porsi in antitesi alla realizzazione di un’altra stazione ferroviaria, e non di un interscambio Hub, come si è sempre voluto dire, quando sarà il momento di ratificare il progetto definitivo in consiglio comunale maggioranza ed opposizione dovranno dimostrare la loro buona fede: dovranno votare all’unanimità la bocciatura di tale progetto».

Questo il duro affondo di Alfonso Conforti, ex consigliere della Lega che alle ultime amministrative ha sostenuto la candidatura di Domenico Di Casola contro il sindaco Carmine Lo Sapio.

Conforti, oggi, tuona contro il nuovo Hub e parla come presidente del Polo Liberal Democratico: il contro-governo immaginato dall’opposizione – la Coalizione Civica per Pompei dello stesso leader Di Casola – come segnale “di discontinuità rispetto alle passate tornate elettorali”.

«Il sindaco – attacca ancora Conforti – ci ha tenuto a ribadire che la realizzazione dell’Hub sarebbe deleteria poiché “non rispondente agli interessi della città”. La verità, purtroppo, ci dice che Lo Sapio mente pur sapendo di mentire, poiché da una parte non si è opposto alla realizzazione del progetto, se non con finti interventi durante i consigli comunali; dall’altra, invece, ha provveduto a dare un incarico a un architetto spagnolo, profumatamente pagato coi soldi dei cittadini (circa 40mila euro, nda) per apportare modifiche al progetto iniziale».

La polemica sul nuovo Hub da 33 milioni di euro – fondi stanziati dal Ministero delle Infrastrutture – sta spaccando anche gli imprenditori di Pompei. Confcommercio si è schierata con l’amministrazione comunale che, per bocca del sindaco e dell’assessore ai Lavori Pubblici, Raffaella Di Martino, ha già fatto sapere «di non ricorrere ai giudici contro il progetto. Vogliamo intraprendere la strada del dialogo con Rfi».

Ma tre imprese si sono “sfilate” presentando l’impugnazione al Tar. L’obiettivo è chiaro: stoppare il progetto Hub ritenuto «uno scempio per l’economia turistica di Pompei».

Il progetto Hub prevede una procedura da 52 espropri, che colpiranno immobili privati e terreni di storiche aziende con sede in via Plinio. Anche a seguito delle proteste degli imprenditori, la giunta comunale aveva inizialmente deciso “di promuovere un giudizio di impugnazione” contro l’ultimo atto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità.

Il Dicastero, il 26 novembre 2021, ha infatti concluso positivamente la conferenza dei servizi svolta sul progetto. “Si tratta di un provvedimento lesivo degli interessi del Comune” così recitava l’atto di indirizzo approvato in giunta.

Il termine per promuovere il ricorso al Tar – da parte dell’amministrazione – è ormai però scaduto. «Ci piacerebbe – conclude allora Conforti – che il sindaco Lo Sapio, una volta per tutte, dicesse ai cittadini che questo progetto è stato fortemente voluto dalla Regione, la quale delega ufficialmente l’onorevole Mario Casillo, suo mentore politico, nella realizzazione di progetti ricadenti nella Buffer Zone».

Salvatore Piro

Salvatore Piro

Giornalista pubblicista. Papà di Gaetanino.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *