Pompei, 14enne spedito in ospedale da una babygang: tre minori denunciati dalla Polizia
POMPEI. Baby gang in azione fuori al centro commerciale di via Macello In dodici si scagliano contro tre ragazzini, prendendo a pugni uno di loro, di soli 14 anni, e spedendolo all’ospedale.
Sull’ennesima vicenda a tinte fosche e di violenza gratuita, scoppiata in città tra giovanissimi, indagano i poliziotti del commissariato di Pompei. Gli agenti hanno già denunciato alla Procura competente tre ragazzini che, la scorsa domenica sera, componevano il “branco” protagonista dell’ennesima, vile aggressione avvenuta a Pompei.
I denunciati hanno tutti 12 anni. La vittima, un 14enne di Pompei, se la caverà con tre punti di sutura alla fronte e sette giorni di prognosi. L’episodio di sangue si è verificato domenica scorsa fuori al centro commerciale di via Macello dove un 14enne, che era in compagnia di due coetanei, è stato prima accerchiato e, subito dopo, colpito in pieno volto da uno dei componenti della baby-gang.
A entrare in azione – secondo le prime risultanze investigative – è stato un gruppo di dieci, al massimo dodici ragazzini. L’aggressione non avrebbe un reale movente. È stata la noia, forse una banale provocazione tra ragazzini, a scatenare l’azione del branco.
Almeno tre componenti della gang si sarebbero così scagliati contro la vittima, colpita con un pugno al volto, poi cascata a terra. Una caduta che ha provocato la rottura della fronte. Subito dopo l’aggressione, la baby gang ha provato a dileguarsi.
Sul posto sono però giunti i poliziotti di Pompei. Una volta appresa l’identità del ferito, gli agenti hanno allertato la madre del ragazzo, che si è precipitata nel parcheggio del centro commerciale scegliendo infine di trasportare suo figlio all’ospedale “San Leonardo” di Castellammare.
Qui i medici hanno riscontrato ferite alla fronte, suturate e ritenute guaribili in sette giorni. Immediata è scattata l’inchiesta dei poliziotti di Pompei che, al momento, hanno identificato e denunciato tre componenti della baby gang.