Sleeping beauty-Work Bitch! La Bella Addormentata si risveglia da sola

NAPOLI. La Bella addormentata si è risvegliata il 14 e 15 dicembre 2021 alla Galleria Toledo di Napoli. La compagnia Cornelia ha portato in scena Sleeping beauty-Work Bicht!, una composizione di Niko Piscopo interpretata da Eleonora GrecoNicolas Grimaldi Capitello, Leopoldo GuadagnoFrancesco RussoRoberta Zavino, non esattamente delle principesse.

Il tentativo chiaro è quello di voler rendere attuale la fiaba, vestirla di vita nuova, attualizzarla: i cinque danzatori in scena, vestono attillate tutine colorate, piuttosto che i costumi che la tradizione ballettistica prevedrebbe.

Restano però le scarpette da punta ad evocare un mondo difficile, in cui è ostico farsi spazio, in cui le regole sembrano non lasciare spazio alla libertà. E infatti c’è una voce metallica fuori campo che interagisce con gli interpreti, che cerca di indirizzarli, ma che al contempo li fa sentire incapaci, non all’altezza, destinati al fallimento.

Vorrebbe omologarli, la voce, renderli uguali e perfetti, ma loro sono diversi e colorati ed è proprio questo che ce li fa piacere, proprio quella loro distanza dall’ideale, quel loro essere singole personalità, quel loro essere così umanamente imperfetti.

Sono bravi gli interpreti a caratterizzare i personaggi ed a renderne le peculiarità, che si leggono in maniera molto chiara, e sono bravi a farlo con ironia, perché saper usare l’ironia per dire le cose serie è una gran dote.

E così ci è chiara la condizione del danzatore: costretto tutti i giorni a fare i conti col suo corpo, col suo mondo interiore, con gli altri danzatori, con i coreografi e gli insegnati ed anche con il suo conto in banca!

Ma lo spettacolo è qualcosa di più: i danzatori non rappresentano solo loro stessi, non aprono solo uno spunto di riflessione sulle difficoltà attuali dell’artista, piuttosto rappresentano la condizione di tutti i giovani, dei Millenials e post-millenials, nati nell’era dell’avvento del digitale, del diffondersi smodato della tecnologia, ed ecco che la voce robotica che impartisce loro direttive assume un significato più grande.

È quella delle generazioni precedenti che li giudica, che li opprime, che li schiaccia, le generazioni per le quali la Bella Addormentata è la principessa salvata dal bacio del principe; in scena, invece, i danzatori sono gender free, non hanno punti di riferimento, si sentono allo sbando, eppure se si smettesse di puntagli il dito addosso, sarebbero perfettamente in grado di salvarsi da soli, chiedono solo di essere ascoltati.

Il mondo che è stato consegnato loro proprio da chi oggi li giudica con fare retorico e moralizzante, è allo sfascio, tanto da suggerirci un cambio di prospettiva: forse sono le generazioni precedenti ad aver sbagliato qualcosa, lasciando loro il gravoso compito di ricostruire.

Eppure loro, se li si guarda senza preconcetti, sono decisamente ricchi: sono aperti, liberi, colorati, determinati, sono Aurora che si ridesta a vita nuova, senza aspettare alcun principe. Basta lasciarli esprimere.

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Nicoletta Severino

Nicoletta Severino

Danzatrice e coreografa, dirige la scuola di danza "Attitude" di Napoli. Proviene da studi filosofici e collabora con varie testate, trattando temi di attualità, di arte e di cultura.

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