Pompei, sul Puc c’è l’apertura dell’amministrazione: «Sì ad alternative ai sottopassi del progetto Eav»
POMPEI. «La realizzazione del potenziamento ferroviario nella città di Pompei non contrasta con gli obiettivi del Puc. La discussione verte, semmai, sulle modalità attraverso cui attuare questo potenziamento. Sono d’accordo a studiare alternative ai sottopassi, che siano condivise con i cittadini».
Lo ha svelato ieri l’architetto Pasquale Miano, il professionista al quale l’amministrazione del sindaco Carmine Lo Sapio ha affidato la redazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale, che sostituirà il vecchio piano regolatore del 1981.
L’ok per un progetto alternativo – fornito ieri da Miano durante il primo incontro pubblico svoltosi a Palazzo De Fusco nell’ambito della procedura negoziata coi cittadini, imposta dalla legge, per la stesura del Puc – ha sorprendentemente colpito i comitati civici che, fin dal 2018, si battono contro la realizzazione del progetto Eav da 67 milioni di euro di fondi regionali.
Il piano Eav prevede la nascita, a Pompei, di 4 sottopassi pedonali: un passaggio a raso lungo via Nolana, poi 3 tunnel in via Parroco Federico, via Crapolla II, via Scacciapensieri.
Tutto servirà a eliminare, entro il 2024, altrettanti passaggi a livello. I comitati, che nel 2019 raccolsero circa 4mila firme contrarie, continuano a battersi «perché si tratta di tunnel pericolosi per la sicurezza e per l’incolumità soprattutto delle nostre mogli e dei nostri figli»ha del resto detto Antonio Vitiello, portavoce del comitato “Pompei No ai Sottopassi”.
«I sottopassi, a Pompei – ha aggiunto – dove non è mai esistita un’adeguata rete fognaria, si allagherebbero dopo ogni allerta meteo diramata dalla Protezione Civile e dalla Regione». «L’amministrazione comunale è disponibile a studiare alternative ai sottopassi – ha risposto ieri l’architetto Miano – e il nuovo Puc avrà attenzione sul rischio idrogeologico che insiste sul territorio».